“Noi mamme senza rianimazione pediatrica”, il grido di allarme arriva da Modica

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Con questo articolo inauguriamo la rubrica che sarà curata da Andrea Caschetto, blogger creativo e poliedrico che cerca di aiutare i bambini svantaggiati in giro per il mondo. Proprio nella sua pagina facebook ogni giorno arrivano degli appelli drammatici che attraverso il nostro giornale vogliamo amplificare, dando l’opportunità ad Andrea di dare voce ai più deboli.

Ismaele La Vardera, direttore Moralizzatore.it

L’allarme lanciato dal gruppo: “Bambini speciali”.

Di Andrea Caschetto

Di più di una preoccupazione, una paura concreta per decine di bambini che vivono tra Modica, Pozzallo, Ispica e tutta la provincia di Ragusa che per raggiungere il primo reparto di rianimazione pediatrica devono arrivare sino a Catania o a Palermo.

LA BATTAGLIA DEL GRUPPO “BAMBINI SPECIALI”

Mamme con bambini speciali che lanciano l’allarme, come Scivoletto Roberta mamma della piccola Sofia che a causa di una caduta dal triciclo si trova in stato vegetativo da anni. Roberta con un nodo alla gola ci dice: “Abbiamo la consapevolezza che la salute dei nostri figli non è affatto tutelata dalla regione in cui viviamo. Non ci sono medici adeguatamente aggiornati per far fronte ai bisogni di bambini con gravi patologie e per di più non esiste il delicato e utilissimo reparto di rianimazione pediatrica.

MANCANZA DI DEGENZE ADEGUATE 

Per non parlare delle strutture inadeguate, mia figlia quando va in ospedale ha bisogno di particolari stanze attrezzate per la degenza, stanze pressochè inesistenti”. Diversi medici, tra i quali il dr. Antonino Tedeschi stanno cercando di sensibilizzare le istituzioni a questi temi importanti, anche noi lanciamo un appello a tutti quelli che hanno un ruolo di governo in un momento in cui i tagli non rispondono alle esigenze della gente che ha davvero bisogno di un aiuto concreto.

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Giornalista. Presidente associazione nazionale verità scomode. Menzione speciale al premio giornalistico Pippo Fava. La sua prima inchiesta risale al mese di maggio 2014 riguardante i brogli elettorali del comune di Villabate, ripresa anche dalle Iene e che ha portato alle dimissioni del sindaco e della giunta. Vince l’Oscar Legalità anno 2015. A marzo 2015 riporta alla luce una lettera inedita del giudice Giovanni Falcone, indirizzata ad un giovane studente, pubblicata prima sul giornale L’Ora e dal Corriere della Sera. Vanta diverse collaborazioni, già inviato Telejato, nel 2015 approda alla tv nazionale come inviato del programma realizzato dalle Iene, OpenSpace, andato in onda su ItaliaUno. Oggi collabora con la redazione delle Iene. Gira l’Italia per raccontare la sua storia attraverso la scrittura del suo primo libro, “Il silenzio è dolo”, divenuto anche un brano musicale simbolo della lotta alla mafia scritto da Marco Ligabue da lui cantato e interpretato con Othelloman e Lello Analfino frontman dei Tinturia. www.ismaelelavardera.it

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