“Quello lo devono ammazzare”. Parole crude, secche, decise. Il giudice Nino Di Matteo deve essere eliminato.
A parlare un uomo vicino alla mafia, nome che ancora non ci è dato sapere, di fatto l’allerta intorno al pm, che rappresenta l’accusa nel processo sulla trattativa stato-mafia, è altissima.
LA CONVOCAZIONE DEL CSM
Il Consiglio superiore della magistratura ha convocato il magistrato per offrirgli la possibilità di essere trasferito da Palermo. Ipotesi che non sarebbe tanto gradita a Di Matteo, che ricordiamo essere uno degli uomini più blindati d’Italia. Voci che si aggirano per la città parlano di tranelli per spingere il magistrato scomodo a lasciare Palermo. Il procuratore Lo Voi ha inviato una nota a Palazzo dei Marescialli, per esprimere tutta la sua preoccupazione.
LA PAURA CHE SI RIPETE
Per Nino Di Matteo l’incubo sembra non aver fine, solo qualche tempo fa si è parlato del tritolo arrivato a Palermo, motivo per il quale la scorta del pm è stata implementata con l’utilizzo del sofisticatissimo bomb-jummer, dispositivo che permetterebbe di disinnescare possibili ordigni, anche a distanza.
SEMPRE DA SOLO
Si alzano le voci a sostegno del magistrato palermitano, da Scorta Civica, passando per Agende Rosse. Da tempo si lamenta un’aria pesante nell’imponente palazzo di giustizia di Palermo. Nino Di Matteo è stato anche escluso dalla corsa per entrare a far parte della Procura nazionale antimafia, non era idoneo insomma, lui che la mafia la conosce bene e che per questo la mafia vuole farlo fuori, non è idoneo… Caratteristiche che non possono non ricordare l’isolamento in cui vivevano Borsellino e Falcone. Speriamo solo che la sorte del pm sia diversa da quella toccata ai due giudici uccisi dalla mafia.