Firme false, Indagato Forello candidato del M5S

La vicenda delle firme false continua ad animare le sorti del M5S, questa volta coinvolgendo il candidato sindaco M5s Ugo Forello. Si apre così un altro caso giudiziario all’interno del travagliato scenario della campagna elettorale.

L’ESPOSTO

L’indagine sul candidato sindaco del Movimento 5 Stelle è scattata in seguito a un esposto dei deputati grillini  coinvolti nell’inchiesta sulle firme false. Secondo quanto dichiarato dai parlamentari Nuti, Di Benedetto, Di Vita, Lupo e Mannino, l’avvocato Forello avrebbe orientato le dichiarazioni di Claudia La Rocca, super testimone dell’inchiesta sulle firme false, “millantando” rapporti con la Procura.

Il fondatore del movimento antiracket Addiopizzo è, dunque, indagato dalla Procura di Palermo per l’articolo 377 bis del codice  penale: “induzione a rendere dichiarazioni mendaci“.

FORELLO, “HO ASSOLUTAMENTE LA COSCIENZA APPOSTO”

E se la Procura chiede di archiviare il fascicolo, è il Giudice delle indagini preliminari, Lorenzo Matassa,  a disporre l’udienza camerale  tra le parti, obbligo previsto dalla legge, pur sussistendo una richiesta di archiviazione. Forello in attesa dell’udienza fissata per l’8 marzo, respinge ogni accusa:

Ho assolutamente la coscienza a posto. Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia e apprendo ora di essere indagato. Ma mi sento più tranquillo di prima, in quanto so che l’indagine scaturita da una denuncia dei portavoce di M5S alla Camera si è esaurita nel giro di poco più di un mese e ha portato la procura a chiedere l’archiviazione. Credo che, da parte del Gup, sia normale accogliere la richiesta di opposizione all’archiviazione da parte dei denuncianti. Un atto dovuto, insomma. Se ne riparlerà in udienza l’8 marzo. Ma non vedo proprio alcun elemento di preoccupazione. Io continuo a organizzare la mia campagna elettorale