Si tratta di un’iniziativa dell’IPN (Istituto della Memoria Nazionale Polacca) senza precedenti, che ha lo scopo di sfatare la falsa credenza per la quale molte SS furono polacche.
Molti di questi uomini, invece, furono calzolai, allevatori, macellai, farmacisti, costretti ad arruolarsi nell’esercito di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale.
A Cracovia si è tenuta una conferenza stampa durante la quale Jaroslaw Szarek, presidente dell’IPN, ha parlato dell’ingente lavoro del database che svela i volti e i nomi di diecimila SS e dei progetti futuri :
Questo è solo l’inizio. Con questo database stiamo attuando un progetto di grandi dimensioni. Stiamo iniziando da Auschwitz, ma stiamo progettando di espandere questo database per includere altri campi di concentramento tedeschi.
Szarek ha proseguito ribadendo che la creazione di un database del genere rappresenta una risposta concreta all’uso del termine “Campo di concentramento polacco” in riferimento ad Auschwitz.
Questa frase suggerisce che i polacchi furono creatori e amministratori di questo campo
Nel 1939 Hitler invase la Polonia e dopo un anno ordinò la costruzione di Auschwitz, l’inferno in cui morirono per mano dei nazisti tedeschi più di un milione di ebrei.
Molto spesso, erroneamente, sentiamo o pronunciamo la frase “sterminio dei campi polacchi“. L’istituto IPN vuole dimostrare che si tratta di un esempio lampante di distorsione della verità storica.

CONTINUA