Assistenza ai disabili, Pif: “Se non mantieni la promessa ti devi dimettere”. Crocetta: “È un ricatto”
Le associazioni dei disabili hanno portato una cinquantina di persone in sala giunta a palazzo d’Orleans, chiedono un incremento dei fondi regionali perché sia assicurato il “diritto a vivere una vita all’altezza delle proprie aspirazioni e desideri”. “E’ finita la pazienza”, ha incalzato Pif chiamando in causa il presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Non ci sono più margini di trattativa. Se non è capace di trovare i fondi si dimetta”. “Si dimetta” ha insistito, in un post su Facebook, Selima Giuliano, figlia del vice questore ucciso dalla mafia. Vincenzo Sidotti, sempre su Facebook, ha scritto: “Diamo vitalizi ai disabili e togliamoli ai politici”.
Durante l’incontro non sono mancate le parole forti. “La gente è esasperata, non ne può più di aspettare – urla PIF in faccia a Crocetta – è finita, non avete più credibilità”. Crocetta tenta, annaspa e enuncia numeri, milioni di milioni che arriveranno da Roma, poi accusa non precisati collaboratori e alleati di essere stati dei traditori in questa vicenda. Ma alla fine PIF cerca di strappare una data al presidente, una data che possa fare da spartiacque per dare l’assistenza ai disabili gravi che oggi non ne hanno o ne hanno per qualche ora al giorno in tanti casi. Prima 15 giorni, poi un mese e alla fine due mesi. Crocetta poi scocciato dall’incalzante PIF che dice: “presidente se tra due mesi non hanno l’assistenza allora ti devi dimettere”, lo accusa di ricatto: “questo in politica – dice Crocetta a PIF – si chiama ricatto”. E allora PIF non ci sta si alza e urla a muso duro: “il ricatto lo ha fatto il tuo assessore Miccichè ai disabili”.