Musumeci e Crocetta: siparietto e scambio di doni alla proclamazione del neogovernatore

Quest’anno niente Rolex in diamanti per Nello Musumeci che stamattina ha varcato per la prima volta il portone di Palazzo dei Normanni da presidente della Regione. Il neogovernatore è stato ricevuto con cene di giubilo, applausi e cori improvvisati dentro e fuori Palazzo d’Orleans. Ad accoglierlo per il passaggio di testimone c’era anche Rosario Crocetta: i due si sono scambiati dei doni, leggermente meno impegnativi rispetto all’orologio con 60 diamanti incastonati che Raffaele Lombardo aveva regalato a Crocetta nel giorno dell’insediamento.

L’ex presidente dell’Ars, come era accaduto con Lombardo, ha optato per una scelta letteraria, consegnando “Viaggio in Sicilia” di Wolfgang Goethe a Musumeci.  «Visto che lei è una persona trasgressiva avrei voluto donarle un libro di Pasolini, ma non ho trovato quello che cercavo – ha detto Musumeci – io il mio dissenso al suo governo l’ho sempre espresso in Aula perché sono una persona leale e non mi piacciono complottisti e cortigiani».  Alla fine il neogovernatore ha ricambiato il regalo di Crocetta con ben ben cinque opere di Oscar Wilde.

Crocetta ha ringraziato e confessato di non avere avuto «difficoltà a riconoscere la sua vittoria – ha detto Crocetta rivolgendosi a Musumeci – siamo due persone estremamente coerenti e fedeli alle nostre idee pur nella nostra diversità politica. In questi anni ho visto molti cambi di casacca e mi è dispiaciuto. Le auguro sinceramente un buon lavoro». Un fair play ricambiato: «Lei e io apparteniamo a un tipo di formazione politica che negli ultimi anni purtroppo è diventata un oggetto raro», ha replicato Musumeci.

Non sono mancate però le frecciatine: da quella di Musumeci sulla trasgressività di Crocetta a quella sull’«importanza di essere onesto» richiamata da un divertito ex governatore al momento di ricevere il libro “L’importanza di chiamarsi Ernesto”.  Il siparietto si è concluso con la battuta del leader della coalizione di centro-destra che augura scherzosamente «buon riposo» ad un Crocetta che manifestava incertezza sul continuare il suo percorso politico.