Un piano per il fiume Oreto: l’idea di Igor

Il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi è Igor D’India, trentatreenne palermitano, che ha postato un video che ha conquistato la rete in sole tre settimane. Igor di mestiere fa il videomaker e dal 2005 gira il mondo in cerca di storie. Ultimamente ha realizzato un reportage per raccontare le condizioni del fiume Oreto di Palermo che, come tutti i palermitani sanno, è stato a lungo abbandonato a se stesso e, pertanto, non versa in buone condizioni.

Oggi abbiamo raggiunto telefonicamente Igor, che ci ha raccontato le sue idee in merito. E non solo.

Al momento non esiste un progetto vero e proprio. Ho espresso la mia opinione tramite un video che è diventato virale e in tempi record ha coinvolto istituzioni e associazioni”, ci racconta con voce ancora sorpresa. Igor, infatti, non immaginava che quest’idea avrebbe avuto così tanto successo. “Il video era semplicemente uno dei contenuti che condivido sul mio blog e sui miei canali“.

DA COSA È NATO L’INTERESSE VERSO IL FIUME

Il giovane ci spiega che  negli ultimi anni ha avuto la possibilità di conoscere moltissime realtà fluviali grazie a “The Raftmakers“, progetto che uscirà in primavera. “Il mio piano di recupero del fiume Oreto prende spunto dai piani che ho visto attuare e che hanno avuto successo. In questo piano è prevista la collaborazione tra istituzioni e associazioni e sicuramente in un secondo momento anche di varie aziende”.

IL FUTURO E LA FORZA DELLE IDEE

Per discutere di questa idea, proprio qualche giorno fa  si è svolto a Palermo un incontro tra associazioni culturali e ambientali e istituzioni. “Ho visto tantissimo entusiasmoracconta Igor– e sorprendentemente tutti hanno guardato al futuro, senza soffermarsi su sterili polemiche  e accogliendo il mio appello. Sembra che sia stato messo il primissimo mattone per costruire questo ponte immaginario tra noi e il fiume”. E continuando a parlare di progetti futuri, non mancherebbero buoni propositi per ridar vita al fiume. Sarebbe previsto nei prossimi tre mesi un altro incontro tra la Regione e i comuni di Palermo, Altofonte e Monreale e proprio dopo questo atteso appuntamento potrebbero cambiare le sorti dell’Oreto.

Dobbiamo tener vivo il dibattito con nuove idee. Far circolare idee è essenziale ed efficace, soprattutto per mezzo dei video e di internet. Ma l’idea non basta. Bisogna attuare da principio un piano operativo, anche a piccoli passi

“DO WHAT YOU CAN’T”

Il videomaker a Febbraio lascerà l’Italia per una spedizione in Alaska fra i ghiacci dell’Artico e in mezzo agli indiani d’America. “Vado a scoprire come si vive oggi nei ghiacci del grande Nord“. “Non hai paura?” chiediamo.

Concludendo, risponde: “Dubbi mai, paura sempre. La mia paura è una paura buona, che mi mantiene attento. Una paura costruttiva che non mi paralizza. Non ho ancora fatto abbastanza e c’è davvero poco tempo. Fate quello che non potete, diceva Casey Neistat. È questo uno dei miei motti preferiti”.