Giovanni Di Giacinto, eletto all’Assemblea regionale siciliana nelle fila del Megafono, è stato rinviato a giudizio.
L’accusa sostiene che l’onorevole, ai tempi i cui svolgeva l’incarico di sindaco del comune di Casteldaccia, aveva accesso alle password di Equitalia e allegramente poneva in essere degli sgravi sulle tasse ai suoi cittadini. Un benefattore insomma, perchè con un click toglieva molti pensieri ai suoi “sudditi”, e lui nel suo incarico da re sovrano avrebbe fatto un vero abuso d’ufficio. Oltre 44 cartelle, che insieme costituiscono una cifra esorbitante, sono sotto le lenti della magistratura. L’attuale sindaco di Casteldaccia, Fabio Spadafora, ha deciso, attraverso una delibera, di costituirsi parte civile e dichiara: “Io sono qui per fare gli interessi dei cittadini e se sono perpetrato degli illeciti dobbiamo recuperare le somme non versate. Si tratta di un danno per l’Ente di oltre 110 mila euro, che io in qualità di primo cittadino devo assolutamente recuperare vista la situazione economica devastante che abbiamo ereditato proprio dall’attuale onorevole Di Giacinto”. L’ex consigliere Lorenzo Canale dichiara: “Non sono sorpreso da questa conclusioni di indagini poichè è una delle conseguenza dell’affidamento alla cooperativa di Caltavuturo che in tempi passati io avevo denunciato”.
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