Sequestro beni per 400mila euro a presunto boss del quartiere Zen
La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, diretta da Riccardo Sciuto, ha eseguito un provvedimento di sequestro beni per un valore complessivo di oltre 400.000 euro all’indiziato mafioso Guido Spina, 51enne palermitano, ritenuto capo emergente della cosca operante nel quartiere Zen.
Il provvedimento di sequestro trae origine dalla proposta formalizzata al locale Tribunale dal Procuratore della Repubblica di Palermo, d’intesa con il Procuratore Aggiunto Dr. Bernardo Petralia, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione” della D.D.A..
Guido SPINA, tratto in arresto a giugno del 2014 dalla predetta Articolazione D.I.A., nell’ambito dell’operazione “FIUME”, era stato già ritenuto in quella circostanza, dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, “responsabile di associazione di tipo mafioso, estorsione, trasporto, detenzione e spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti”, motivo per il quale fu, altresì, disposto, dalla locale Procura della Repubblica, il sequestro preventivo dei suoi beni.
Lo scorso gennaio il Tribunale di Palermo ha emesso la sentenza di primo grado nei confronti del gruppo criminale capeggiato dallo SPINA, infliggendo ai soggetti coinvolti complessivamente oltre 120 anni di carcere. Per Guido SPINA la condanna maggiore: 20 anni di reclusione con l’accusa di appartenere a cosa nostra col ruolo di capo di un sodalizio criminale.