Traghettamenti sempre più difficoltosi per chi si imbarca nelle navi di Rfi con il treno. Una nota della capitaneria del 30 giugno seguita ad un’ispezione ad uno dei traghetti obbliga le ferrovie a far scendere i passeggeri dai convogli durante la navigazione. Tutti dovranno salire sul ponte. Il sistema antincendio sulle navi non è idoneo: i passeggeri per motivi di sicurezza dal primo luglio sono così costretti a scendere dal treno una volta dentro la nave. Bagagli in mano, perché la sicurezza all’interno delle vetture non può essere garantita dal personale.

La nota della Capitaneria di porto è chiara, la visita sulle navi ha avuto esito negativo, non c’è sicurezza garantita in caso di incendi: “La visita in parola ha avuto esito non soddisfacente – si legge nella nota della Capitaneria di porto di Messina – per gravi non conformità inerenti la sicurezza della navigazione e le misure volte alla tutela dell’unità in caso di incendio. Nella fattispecie la gruetta di ammaino del battello di emergenza risultava essere non operativa e pertanto il “rescue boat” non è stato ammainato nell’immediato non potenziale pregiudizio per la sicurezza dei passeggeri a bordo. Come noto l’unità in parola è sprovvista di imbarcazioni di salvataggio e pertanto le zattere di salvataggio devono essere radunate tramite il battello di emergenza in dotazione indispensabile in caso di recupero di uomo in mare Per quanto concerne l’aspetto relativo alla prevenzione incendio a bordo, l’unità trasporta nelle acque dello Stretto di Messina mezzi ferroviari con relativi passeggeri a bordo. Al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri ivi presenti gli stessi devono lasciare il mezzo ferroviario prima della partenza dell’unità per recarsi nel ponte passeggeri dell’unità durante la traversata nello Stretto di Messsina”.

 

v.b.