Muos, tutto ribaltato. Non è pericoloso e va dissequestrato. Attivisti: “Che tempismo!”
Prosegue, senza nessuna chiarezza, la diatriba sulla pericolosità del Muos di Niscemi. L’impianto radar di proprietà degli Stati Uniti era stato sequestrato il 6 Giugno secondo la decisione del Tribunale di Caltagirone per “violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare”.
Oggi una nuova svolta sul “mostro” in provincia di Caltanissetta: il tribunale del riesame di Catania ha deciso di deporre i sigilli accogliendo la tesi dell’avvocatura dello Stato, in rappresentanza del ministero della Difesa. In merito però i cittadini vogliono chiarezza che le stesse aule non riescono a permettere: nel febbraio del 2015 i giudici del Tar avevano sentenziato che il Muos era pericoloso per la loro salute. Ora tutto ribaltato. Secondo il Tribunale del riesame di Catania “i giudici penali non possono non tenere conto” che “non ci sono vizi negli atti amministrativi”. Motivo per cui il “mostro” deve essere dissequestrato. Acquisite integralmente le verifiche sull’impianto per eventuali danni alla salute delle persone, il Tribunale ha disposto “la revoca del decreto di sequestro emesso il 31 marzo del 2015 dal Gip di Caltagirone e la restituzione del Muos al ministero della Difesa”.
Nel frattempo gli attivisti hanno ricevuto la notizia e fin da subito si sono espressi impugnando la notizia giusto di ieri sulla guerra alla Libia. «Deve essere un caso, non c’è dubbio. Ieri autorizzavano i droni americani a partire da Sigonella per bombardare la Libia. Oggi dissequestrano il Muos, grazie al ricorso del ministero della difesa italiano. Che tempismo!».
È vero che la Sicilia al momento sembra essere nelle mani di nessuno. È anche vero che in questo periodo delicato di guerre e terrorismo, dare gli strumenti all’America sul nostro territorio per svolgere i propri interessi è una follia assurda. Lo stesso fatto che prima viene dichiarato pericoloso per i cittadini e quindi sequestrato, ora non è più considerato pericoloso e quindi va dissequestrato. Perché scherzano sulle pelli di noi semplici cittadini? Poi giusto giusto, come recitano gli attivisti, decisione che giunge all’indomani di un’altra delicata decisione: la collaborazione per la guerra alla Libia!
Un’ultima speranza ancora permane per quei cittadini che lamentano l’esistenza dello stesso e per i movimenti “no Muos”: la procura di Caltagirone ha la possibilità di ricorrere in Cassazione contro questa decisione.