Di William Anselmo
Le lacrime di emozione di tanti giovani, gli abbracci degli anziani ai portavoce, gli occhi stanchi dei volontari sono solo alcuni degli scatti che rimarranno indelebili dopo la due giorni di Italia 5 Stelle, il raduno nazionale degli attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle.
Palermo ha ospitato l’edizione 2016, il 24 e 25 settembre, nella splendida cornice del Foro Italico, dimostrandosi città accogliente e pronta per i grandi eventi. Un’organizzazione partita circa quattro mesi fa e che ha visto coinvolti ben 500 volontari per la gestione della logistica, della ristorazione, del merchandising e dell’ambiente, con la supervisione della deputata Roberta Lombardi, giunta in città qualche settimana prima per l’occasione.
Riempire il prato del Foro Italico non era facile, ma quando le strutture ricettive convenzionate hanno registrato il sold out già qualche giorno prima del weekend, è stato chiaro che ci sarebbe stata un’invasione di bandiere: sono almeno 100 mila le presenze stimate giunte nel capoluogo siciliano.
Con 138 gazebo sparsi nel villaggio, due palchi piccoli e uno principale con impianti audio e maxischermi degni dei grandi concerti, Italia 5 Stelle è stata una confortevole casa per tanti italiani desiderosi di cambiamento, grazie ad un evento completamente autofinanziato dalle donazioni per un totale di poco più di 400 mila euro, oltre alle donazioni raccolte nei due giorni con la vendita di gadget e di cibo, tutto rigorosamente con scontrino.
Nelle due “agorà”, piazzate ai lati del palco principale, dalle 10 del mattino si sono alternati i vari portavoce su vari temi: dall’agricoltura e la riscoperta della terra, alle grandi opere che devastano i territorio; il business dell’immigrazione, il gioco d’azzardo, trasporti e grandi opere, la gestione dei beni culturali, il diritto d’autore, la difesa degli animali, l’inquinamento, il turismo, la malasanità e gli sprechi alimentari, lo smaltimento dei rifiuti e gli inceneritori, l’abusivismo edilizio, la crisi del lavoro, la tutela del made in Italy, l’acqua pubblica e le energie rinnovabili.
I gazebo, invece, ospitavano i rappresentanti pentastellati dei comuni, delle regioni, del parlamento italiano ed europeo. Oltre a questi, c’erano dei gazebo “tematici” dove si potevano ottenere informazioni su argomenti specifici come il referendum, il microcredito ed Equitalia. Una sensazione strana quella di vedere i vari portavoce rispondere direttamente alle domande dei cittadini, con grande pazienza e competenza.
I più attesi naturalmente, oltre al leader del Movimento, Beppe Grillo, erano le sindache di Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino. Soltanto quest’ultima è riuscita a passeggiare tranquillamente tra i gazebo per qualche minuto, mentre l’impresa è stata impossibile da realizzare per Grillo e la Raggi, letteralmente assaltati dai giornalisti e dalle telecamere.
Italia 5 Stelle ha sancito anche il grande ritorno del leader Beppe Grillo, dopo la morte di Gianroberto Casaleggio e il famoso “passo di lato” del genovese di qualche mese fa. “Adesso faremo una cosa bellissima, ricompatteremo tutto – ha detto Grillo – Siamo di fronte alla seconda ondata di questo esperimento, noi siamo stati i topi da esperimento della prima fase. Dobbiamo ricreare l’emozione dei primi tempi, riunire le forze dall’ultimo attivista siciliano al primo attivista di Bolzano, passando per tutti i parlamentari. Il passo di lato? No, il Movimento sappia che ci sono a tempo pieno. Non posso più con il passo di lato. Io voglio stare con il Movimento fino alle elezioni e vincerle. Se devo essere il responsabile e il capo politico, lo farò. Con paura, con stress, ma prenderò le mie decisioni, alla fine bisogna che qualcuno prenda delle decisioni. Quando c’era Gianroberto le prendeva lui, le prendevamo insieme. Adesso sono da solo”.
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