Cavi elettrici scoperti all’interno del campo Rom di Palermo

In questi giorni un nostro lettore ha segnalato la presenza di cavi elettrici scoperti all’interno del campo della Favorita, territorio di sosta per i Rom di Palermo.

Il rischio di incorrere in problemi di particolare entità è alto. Chi ha riscontrato questo problema teme, infatti, per l’incolumità della comunità Rom e di chi, giornalmente o casualmente, si trova a transitare in quel tratto della città.

LA SEGNALAZIONE AL SINDACO E ALLA MUNICIPALE 14720339_587138264829977_5939806229877138179_n

Inizialmente, il problema era stato segnalato per mezzo di un post su Twitter, in cui il nostro lettore si rivolgeva al Sindaco e alla Polizia Municipale, pubblicando le foto scattate all’interno del campo.

LA RISPOSTA DI AMG ENERGIA

La risposta non si fa attendere. Ma a rispondere non è il Sindaco e non è la Polizia Municipale.

Risponde direttamente l’azienda “AMG Energia spa”, che sollevandosi da ogni responsabilità, invita l’utente a segnalare urgentemente il problema a Enel.

LA REPLICA DI ENEL GROUP

Chiamata in causa, Enel risponde, a sua volta, che gli impianti segnalati non sono di propria competenza, ma di AMG GAS.

A questo punto, il nostro lettore, un po’ perplesso per le risposte “ricevute”, ci contatta, segnalando la questione.

Nel frattempo arriva un’ulteriore risposta da parte di AMG Energia, la quale continua a sostenere che si tratta di allacci ad impianti Enel e invita nuovamente ad avvisare immediatamente Enel.

Per avere chiarimenti in merito, abbiamo raggiunto telefonicamente i consiglieri Pellerito e Li Muli (rispettivamente consiglieri della VII e della VI circoscrizione di Palermo), che si sono occupati di questa vicenda.

Chi paga la luce e chi paga il danno?

Il consigliere Piero Pellerito ci spiega che gli impianti all’interno del campo Rom non rispettano le norme di sicurezza ed è per questo che bisogna scoprire a chi appartengono.

Pellerito aveva inviato lo scorso 11 ottobre una pec al Sindaco Leoluca Orlando per informare le autorità.

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La pec ha valore legale. Il sindaco è a conoscenza del problema

Purtroppo, però, il Sindaco non ha risposto.

PELLERITO, OCCORRE FARE CHIAREZZA

Il problema degli allacci scoperti all’interno del campo porta a considerazioni di vario genere. In primo luogo, come abbiamo visto, questi cavi elettrici non rispettano le norme di sicurezza.

In caso di incidente parleremo di dramma del campo rom

Allora, perché non intervenire immediatamente, vista la portata dei rischi e dei pericoli?

CHI VIVE ALL’INTERNO DEL CAMPO È NOMADE O CITTADINO?

Il consigliere Pellerito ci racconta che, come avviene per i cittadini meno abbienti, ai nomadi sono garantite case, luce, acqua, gas, legna durante i mesi invernali.

Gli stanziamenti dei nomadi dovrebbero essere, per definizione, provvisori. Ma un nomade che vive all’interno del campo da vent’anni è definibile ancora nomade?

“Purtroppo- continua Pellerito- spesso i cittadini meno abbienti non hanno alcuna garanzia”.

IL CASO EX ONPI

Per chiarire ulteriormente Pellerito ci racconta quanto accaduto all’Ex Onpi.

L’Ex Onpi era una struttura per anziani, i quali sono stati sloggiati per ristrutturazione. Quando la struttura, sita all’interno del quartiere Partanna Mondello, è rimasta vuota è stata occupata da un gruppo di senza tetto.

Come all’interno del campo Rom, anche i senza tetto dell’Ex Onpi si servivano di allacci abusivi. In quel caso però non è mancato l’intervento di Enel e del Prefetto.

“Allora il Comune di Palermo chiarì- continua Pellerito- che gli allacci abusivi non possono esistere. Così la luce è stata tagliata e da quel momento non furono più garantiti i servizi minimi. Se è stato giusto punire loro, perché invece il campo Rom ha queste garanzie”?

La dignità deve essere garantita indistintamente a tutti. In questo modo, invece, alimentiamo odio e razzismo

LI MULI, “PER NOI È UN ATTO GRAVISSIMO. SI TRATTA DI PERICOLO DI VITA, NON SOLTANTO DI FURTO DI LUCE”

Roberto Li Muli, consigliere della VI circoscrizione, sottolinea l’abusività dello stesso campo.

Il campo, infatti, è stato costruito all’interno di una riserva naturale protetta: il Parco della Favorita, unico polmone verde della città di Palermo.

Li Muli spiega che la VI circoscrizione ha scritto una lettera alle Forze dell’Ordine, il cui intervento è richiesto con urgenza.

Parliamo di un atto abusivo su una zona abusiva

Li Muli ci informa che in VI circoscrizione si è discusso del trasferimento del campo in una nuova zona, probabilmente a Brancaccio. La delibera di giunta è stata approvata, ma si attendono novità.