SFRUTTAMENTO E LAVORO NERO
Il settore agrario siciliano sta crollando. Qualche mese fa avevamo analizzato le cause di quanto sta accadendo al mercato di agrumi in Sicilia (ve lo abbiamo raccontato qui).
I dati dell’Istat sono agghiaccianti: un terzo dei terreni coltivati con aranci, limoni e mandarini è ormai scomparso. Principali cause della crisi del sistema agrario sono il disboscamento delle campagne italiane e l’invasione di frutta straniera.
Sono almeno 25 mila i lavoratori, sfruttati in nero nei campi siciliani. La maggior parte sono immigrati, soprattutto romeni, che guadagnano 25 euro, contro le 50 euro previste dal contratto nazionale, per 9 durissime ore di lavoro.
LO STATO DI CRISI
È Ignazio Corrao, eurodeputato del Movimento 5 Stelle, a scoprire gli altarini di una vicenda raccapricciante: a Bruxelles non è sopraggiunta alcuna dichiarazione di stato di crisi.
La Commissione non è al corrente della delibera della Giunta della Regione siciliana n.283 del 4 agosto 2016 né ha ricevuto da parte delle autorità siciliane la dichiarazione di stato di crisi
Così risponde Phil Hogan, Commissario Europeo per l’agricoltura, a Corrao, il quale si informava se fosse pervenuta a Bruxelles la richiesta dello stato di crisi per l’agricoltura siciliana.
“ANNUNCIANO DI IMPEGNARE L’EUROPA MENTRE DI FATTO A BRUXELLES NON SANNO NIENTE”
Dure le parole del deputato pentastellato Corrao, che, data la risposta della Commissione Europa, sottolinea il doppio gioco “che i rappresentanti della maggioranza a più livelli continuano a perpetrare a danno dei nostri agricoltori”.
E GLI AGRICOLTORI SICILIANI?
Continua il via vai per la presentazione del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) in Sicilia.
Nel frattempo “gli agricoltori- prosegue Ignazio Corrao- non hanno visto un solo euro e sui tavoli europei i risultati arrivano per gli altri stati membri, vedi la Polonia i cui rappresentanti ottengono misure di compensazione e clausole di salvaguardia per i produttori di latte e ortofrutta in crisi”.
L’ “IMPEGNO” DELLA POLITICA ITALIANA: NIENTE DI QUANTO ERA STATO PROMESSO È STATO OTTENUTO
I rappresentanti italiani della maggioranza non sono per niente incisivi, preferiscono pavoneggiarsi sul territorio con promesse che non mantengono. Nessuna clausola di salvaguardia, nessun controllo alle frontiere, niente di quanto era stato promesso agli agricoltori è stato ottenuto sino ad oggi
Corrao, mostrando la propria buona volontà nella tutela e nella salvaguardia dei diritti degli agricoltori siciliani, conclude: “come nostro dovere di rappresentanti dei cittadini del territorio siciliano, sebbene come forza di opposizione, stiamo continuando a monitorare tramite interrogazioni, interventi in aula il seguito dell’impegno degli attuali componenti dell’esecutivo regionale e nazionale”.
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