Dal 10 Ottobre Amat ha incassato 1 milione e 274 mila euro per l’acquisto dei pass, che permettono di accedere alla zona traffico limitato.
I pass sono stati maggiormente acquistati da impiegati di enti e aziende che ricadono nel perimetro Ztl, da coloro che risiedono entro la zona traffico limitato o da lavoratori che per motivi di servizio necessitano accedervi.
12396 persone hanno acquistato i pass giornalieri di 5 euro presso gli sportelli Amat e 7 mila persone hanno preferito il pass telematico valido per un solo giorno.
L’istituzione della Ztl a Palermo è un intervento strutturale messo in atto per abbattere l’inquinamento e per migliorare la vivibilità e la mobilità
Con queste parole Giusto Catania, assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, aveva inaugurato l’entrata in vigore della Ztl del 10 Ottobre scorso.
Da quel giorno è trascorso più di un mese e, nonostante le brillanti premesse, non mancano i problemi.
La presenza di vie off limits per le auto rappresenta un grosso problema per i titolari delle attività commerciali che ricadono entro la Ztl. Le cause principali sono rintracciabili nell’impossibilità, per molti, di acquistare i pass e nell’assenza di una rete di mezzi pubblici affidabile.
In questi giorni i commercianti del centro hanno spento le insegne e chiuso le saracinesche in segno di protesta contro la Ztl.
L’introduzione della Ztl è diventata una vera e propria piaga per questi commercianti, i quali denunciano cali di fatturato dell’80 e 90 per cento e la totale mancanza di sostegno da parte del Comune di Palermo. In molti sono disposti a chiudere la propria attività e i licenziamenti sono all’ordine del giorno.
In occasione della protesta alcuni commercianti hanno commentato con dure parole: “potevamo anche chiudere, tanto non viene nessuno“.
Per fare chiarezza su quanto sta accadendo a una grande fetta dell’economia palermitana abbiamo raggiunto telefonicamente Nunzio Reina, presidente di Confartigianato, il quale ha messo in evidenza i problemi che giornalmente affronta chi deve gestire un’attività entro il perimetro ztl .
La situazione è esasperante e di grande agitazione che stiamo cercando di tenere a bada
Il presidente di Confartigianato racconta dei vani tentativi di dialogo con il Sindaco Leoluca Orlando, volti ad agevolare la situazione critica dei commercianti
Non è un fatto politico, ma umano. Vogliamo un dialogo con il sindaco!
Il presidente Reina ha evidenziato diversi punti emblematici per comprendere il (dis)funzionamento del sistema Ztl a Palermo.
Innanzitutto un grande problema legato alla comunicazione, che probabilmente non è favorita dall’utilizzo di app che indicano quali sono le strade a traffico limitato o dove recarsi per acquistare un pass giornaliero. Da non dimenticare neppure il terrorismo psicologico esercitato su potenziali clienti (possibilmente male informati) che spesso non si spostano per la paura di multe e vigili, ampiamente decantati
Si tratta di terrorismo psicologico. La periferia non si avvicina più al centro e neanche la provincia. C’è gente che non sa utilizzare il sistema delle app e di conseguenza non sa come e dove acquistare i biglietti. Troviamo un modo più semplice per l’acquisto dei pass. Questo tipo di comunicazione non funziona. Rivediamola!
Inoltre, come racconta Nunzio Reina, accade che spesso i commercianti ricevano chiamate da possibili clienti, i quali chiedono se il negozio si trovi nel perimetro Ztl o meno. Così come accade che in reti televisive regionali passino pubblicità di attività commerciali, le quali specificano di trovarsi in zone “NO ZTL“.
Un altro punto su cui si sofferma il Presidente di Confartiginato riguarda i mezzi pubblici.
Infatti, il funzionamento della Ztl dipende senza alcun dubbio dall’efficienza della rete dei mezzi di trasporto pubblici. Ma i cittadini palermitani sono perfettamente consapevoli dei limiti degli autobus di Palermo.
Ad esempio, l’autobus 101, che attraversa le arterie principali del centro, passa ogni 35 minuti.
La Ztl non rappresenta soltanto una conquista culturale, ma deve soddisfare un’esigenza, se funziona. Noi vogliamo la Ztl a patto che non sia d’intralcio alle attività produttive della città. Davanti a un fatto del genere bisogna aiutare tutti i negozi di quella zona, molti dei quali hanno cambi generazionali
Purtroppo, come già detto, il Sindaco non è intervenuto e, come racconta il Presidente Reina, non ha mostrato alcuna solidarietà.
Il Sindaco ha recentamente mostrato solidarietà ai dipendenti Almaviva. Chi lavora in Via Roma (e nelle altre strade a traffico limitato) sta perdendo il lavoro. Perché in questo caso il Sindaco non sta esprimendo la propria solidarietà?
Uno dei casi più emblematici per comprendere la congestione dell’economia del centro di Palermo è quello che riguarda la storica confetteria Veniero.
Il titolare dell’attività ci ha raccontato quanto sta subendo la propria attività dopo l’introduzione della Ztl.
Ci sono attività che lamentano un calo dell’80 o 90 per cento del fatturato. Nel nostro caso siamo di fronte a un calo del 300- 400 per cento non solo dei fatturati, ma anche delle persone che entrano in negozio. Noi lamentiamo l’impossibilità di raggiungerci
La differenza tra i fatturati attuali e i fatturati del passato è agghiacciante. La crisi è evidentissima: basti pensare che “di questi tempi si guadagnano 12 o 13 al giorno“. E siamo innanzi a un’attività storica che non aveva mai avuto problemi prima dell’arrivo della Ztl. Oggi dalla strada in cui si trova la confetteria non passa quasi nessuno
La mia attività è un’attività storica, che dal 1944 non aveva mai subito alcun problema, fino all’arrivo della ztl. Se continua questo andazzo, dal primo gennaio bisognerà valutare cosa fare
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