Ha vinto il no. Ora cosa succede?
Si spengono le luci e il governo Renzi va via in un tweet, come era nato se ne va. Tutti i partiti di opposizione e sostenitori del no gridano alla vittoria, come succede spesso in Italia dopo ogni tornata elettorale ci sono solo vincitori. Renzi ha ammesso la sconfitta e a tratto le conseguenze del caso. Dimissioni irrevocabili e via verso il Colle dal Presidente Mattarella. Slittato il Consiglio dei Ministri di questa mattina. Ma è possibile che il governo Renzi rimanga ancora in vita per qualche altro giorno, infatti c’è da approvare la legge di stabilità, per i nostalgici la vecchia legge finanziaria. Mercoledì 7 dicembre intanto è stata convocata la direzione del Partito Democratico.
Crisi di governo
La crisi di governo formalmente si aprirà dopo l’approvazione della legge di stabilità. Mattarella terrebbe molto all’unità del Partito Democratico e quindi vorrebbe che nel passaggio parlamentare del Senato per l’approvazione della legge di stabilità si votasse la fiducia al governo Renzi che poi un attimo dopo sarebbe scongelato e potrebbero iniziare le consultazioni.
Questo è uno dei possibili scenari che variano di ora in ora. La gente che ha votato no adesso inizia a non capirci niente, la verità è che ci vuole tempo perché l’Italia non deve rendere più solo al suo popolo ma anche e soprattutto ai mercati finanziari, all’Unione Europea e a tutti i poteri che determinano le finestre di democrazia nei vari paesi.
Chi viene dopo
Votare no quindi a cosa è servito? Con altissima probabilità a creare un nuovo governo di scopo che predisporrà la nuova legge elettorale con la quale si andrà a votare presumibilmente nella primavera del 2017. Chi sarà il capo del nuovo governo? Forse Padoan, forse per l’ennesima volta si tirerà in ballo il presidente del Senato Grasso oppure la suggestiva ipotesi per i complottisti di Massimo D’Alema? Potrebbe arrivare Alfano e sorprenderci tutti e dimostrare a Berlusconi il quid che lo fece allontanare dalla leadership del Popolo delle Libertà.
Di sicuro il prossimo governo sarà sempre sostenuto dall’attuale maggioranza, non si prevedono ribaltoni e trasformismi vari, che peraltro sono già accaduti.