Caso Marra: La Lombardi aveva ragione. Virginia Raggi sapeva tutto
C’è sconcerto tra l’elettorato 5 stelle, molti ancora non ci credono e ostentano una difesa fino alla fine, ma alcuni pezzi del Movimento 5 Stelle misero in guardia Virginia Raggi anche pubblicamente sulle nomine di Marra e Romeo. Era il settembre 2016 e nei giornali si parlava di lotta intestina a ben vedere. Una lotta per affermare probabilmente i principi del Movimento stesso. Una di queste era ed è Roberta Lombardi che all’epoca presentò un esposto in Procura proprio contro le nomine della Raggi.
Qualcuno si è autodefinito “lo spermatozoo che ha fecondato il Movimento”. Io penso che la definizione esatta sia “il virus che ha infettato il Movimento”. Ora sta a noi dimostrare di avere gli anticorpi.
PS: poiché la trasparenza è un valore del M5S, sono sicura che il sindaco Raggi pubblicherà subito i pareri dell’Anac in suo possesso sulle nomine di Marra e Romeo – Roberta Lombardi 15 settembre 2016
La Lombardi lo scriveva su Facebook e linkava anche un’inchiesta de L’Espresso dove si raccontava che Marra faceva affari con la casta. L’inchiesta era a firma di Emiliano Fittipaldi.
Sergio Scarpellini è un immobiliarista romano. Famoso per essere il costruttore preferito dalla Casta, perché proprietario di alcuni palazzi affittati per lustri dalla Camera dei Deputati a peso d’oro. Un imprenditore pieno di amici ed entrature importanti considerato, dai big del movimento Cinque Stelle, uno dei nemici pubblici numero uno della Capitale. Un simbolo plastico della “suburra” di affaristi che si arricchisce grazie ai politici e ai soldi pubblici, sempre a scapito dei contribuenti. Non a caso Beppe Grillo, in un post del gennaio 2015 dedicato ai «regali di Renzie ai grandi evasori» definiva Scarpellini «un evasore di Iva», mentre Alessandro Di Battista (dopo la battaglia vittoriosa del M5S per la rescissione di un contratto ventennale, quello di palazzo Marini, costato in totale «500 milioni di euro») lo definì letteralmente «un gentleman meglio noto come “er cavallaro”».
È sorprendente scoprire, dunque, che il braccio destro di Virginia Raggi, l’ex vice capo di gabinetto Raffaele Marra (dopo la crisi della scorsa settimana in procinto di trasferirsi, pare, ad altro incarico apicale) nel 2010 abbia comprato un attico proprio da una società del gruppo dell’immobiliarista, ottenendo uno sconto di quasi mezzo milione di euro rispetto ai prezzi di mercato. Circa il 40 per cento in meno rispetto a un altro acquirente che, nello stesso periodo, prese da Scarpellini un appartamento gemello dirimpetto al suo. – Emiliano Fittipaldi 13 settembre 2016 L’Espresso
C’è da capire adesso perché Virginia Raggi si sia ostinata alla nomina e alla difesa di Marra. Lo devono capire i militanti del Movimento 5 Stelle e chi l’ha votata per dare discontinuità nell’amministrazione di Roma Capitale.