Il reportage: Viaggio all’interno del campo Rom di Palermo

Ricordate dell’assurda storia dei cavi elettrici scoperti all’interno del campo Rom di Palermo? Di quelle segnalazioni ignorate e di quel ping pong tra Enel e AMG Gas? (ve lo abbiamo raccontato qui ).

LA DISPONIBILITÀ DEGLI ORGANI COMPETENTI E IL MANCATO INTERVENTO

Tutto era partito dalla segnalazione di un nostro lettore riguardante la presenza di cavi elettrici scoperti all’interno del campo e l’indifferenza dell’amministrazione. A più di un mese di distanza sono state effettuate nuove segnalazioni, nessuno ha risolto il problema e noi non abbiamo dimenticato questa faccenda.

Vediamo cosa è successo.

Dallo scorso settembre sono stati inviati avvisi e pec al fine di risolvere il problema degli allacci abusivi del campo Rom.

risp24In risposta alle segnalazioni, da settembre fino allo scorso 24 novembre, non è mancata la disponibilità di intervento da parte degli organi di competenza (vedasi ASP, Vigili del Fuoco, Enel, AMG) . Tuttavia, si dice che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” e la situazione del campo di sosta della Favorita è rimasta invariata.

Qualcosa, però, si sta muovendo (o così sembrerebbe). Il nostro lettore, nella speranza di risolvere il problema, ha scritto a tutti i gruppi consiliari.

Tuttavia, l’unica risposta ricevuta è stata quella del Consigliere comunale Aurelio Scavone, il quale da mesi si sta occupando della situazione. Prima di contattarlo, abbiamo deciso di far visita ai Rom e verificare personalmente le condizioni del campo.

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LA NOSTRA VISITA AL CAMPO ROM

Siamo stati accolti all’interno del campo, casualmente, in una mattina di pioggia. Il cielo grigio su Palermo fa da sfondo a un paesaggio di baracche, di casette di legno, di pozzanghere, di rifiuti, di disordine. In mezzo a tutto questo ci sono anche uomini, che siedono davanti la propria abitazione, osservando chi va e viene. Ci sono donne intente nelle loro faccende osservate dai loro cani  o da qualche gatto che passa. Ci sono altre donne che rientrano dal manghèl (elemosina), bimbi che giocano. Una famiglia festeggia gioiosamente il fidanzamento di due giovani, secondo la tradizione, tra danze e abiti tradizionali.

Il campo sembra un paesino popolato da persone che vivono la propria quotidianità lontano dal caos cittadino.

Parliamo con alcuni rom, che raccontano le loro “piccole” difficoltà quotidiane. Ci dicono che spesso si sentono abbandonati dalla politica, da quelle promesse di un futuro migliore soprattutto per i giovani e per i bambini- uno dei tanti problemi dei giovani rom è quello di non riuscire a trovare un lavoro- e nei loro occhi si legge un po’ di paura per l’incertezza del futuro. La vita al campo non è semplice. Non ci sono i riscaldamenti se fa freddo e spesso quando piove l’acqua entra in casa.

Chiediamo, allora, dei cavi scoperti e ne vediamo tantissimi, sparsi per tutto il campo. Constatiamo, addirittura, la presenza di cavi elettrici immersi nell’acqua delle pozzanghere che si sono formate dopo la pioggia. E perfino i bambini  calpestano questi fili, noncuranti di ciò che potrebbe accadere. Una ragazza ci racconta che a volte per la pioggia la luce va via per ore e ore.

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Passeggiando per il campo non vediamo fogne, ci sono rifiuti e pozzanghere dappertutto. A chi ci saluta, dopo averci accolti con gentilezza, non promettiamo niente perché sappiamo che questa gente è stanca di ricevere promesse difficilmente mantenute. Ci chiediamo, però, come si possa rimanere indifferenti innanzi a tutto questo.

SCAVONE, “ENEL DOVREBBE FARE QUELLO CHE FA PER TUTTI I CITTADINI”

Abbiamo, allora, contattato telefonicamente il Cons. Aurelio Scavone, che, dopo una breve presentazione, risponde prontamente alle nostra domande.

Mi sono occupato della vicenda per un motivo: sono preoccupato per la vita dei Rom

Il Consigliere vuole sottolineare da subito il grande problema umano del campo Rom di Palermo, ovvero cosa potrebbe accadere a causa di questi allacci irregolari: scariche di energia elettrica e incendi, ad esempio.

Con il Consigliere Scavone proviamo a chiarire alcune cose. Partiamo da quel famoso botta e risposta tra Enel e AMG Gas. Come forse ricorderete, nessuna delle due aziende si era assunta la responsabilità di quei cavi. Scavone ha ripetutamente cercato chiarezza a riguardo.

Da alcuni mesi mi sto occupando della questione mandando lettere all’Enel, che dovrebbe fare ciò che fa per tutti i cittadini. Ho inviato sei o sette lettere. Basterebbe una semplice cabina elettrica. Ho verificato personalmente e ho provato a capire di chi fosse la responsabilità . Una cabina elettrica non costa nulla

Nel famoso ping pong tra Enel e AMG Gas, secondo il Consigliere, avrebbe avuto ragione AMG.

IL CAMPO ROM È DOTATO DI UNA RETE FOGNARIA?

Raccontando della nostra visita ai Rom, chiediamo un chiarimento sulla presenza o meno di una rete fognaria all’interno del campo. Il Consigliere ci spiega che, non avendo verificato personalmente a riguardo, indagherà presto se è presente una fossa Imhoff o un qualsiasi altro sistema per gli scarichi.

Sottolinea, comunque, che al momento la priorità sarà data alla questione dell’energia elettrica perché “è in ballo la vita della comunità Rom“.

L’INESISTENTE PROGETTO DI SPOSTAMENTO DEL CAMPO

L’ultima questione che resta da chiarire con l’unica persona dell’Amministrazione disponibile a far chiarezza sulla vicenda del campo Rom riguarda quella voce sul presunto spostamento della comunità Rom dalla Favorita a Brancaccio, quartiere periferico del capoluogo siciliano.

Scavone risponde: “Questa notizia a noi non risulta. Sarà forse un desiderio, un’aspettativa“. Ecco perché.

Il campo Rom non è un campo di nomadi, ma un campo di Rom che sono ormai stanziali. C’è gente che vive lì da decenni, ci sono bambini che frequentano la scuola, uomini e donne che lavorano.

Il Consigliere prosegue e sottolinea la vera motivazione, per cui sarebbe assurdo e impensabile attuare lo spostamento di una comunità intera : “Un’azione di questo tipo va programmata. Non è una cosa che si fa per mere intenzioni! Spostare l’intera comunità sarebbe come tentare di massacrare la gente”.

Le persone sono persone

Scavone, quindi, smentisce fermamente quel progetto dello spostamento del campo, che ci fu raccontato qualche mese fa.

Ci spiega che, prima di attuare un tale cambiamento per i gruppi Rom, ci sono tante cose da prendere in considerazione: innanzitutto un’ eventuale ed effettiva condizione di vivibilità migliore  e la verifica degli elementi essenziali di vita (acqua, luce, fogne).

Concludendo, il Consigliere vuole lasciare un messaggio di solidarietà e impegno

Non possiamo rivolgerci agli extracomunitari pensando “mors tua vita mea”, no! Ora è arrivato il momento di pianificare. La vita è vita e va rispettata al di là del colore, della nascita e dell’appartenenza