Questa mattina il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio insiema a Gianni Vittorio Armani (presidente di ANAS) hanno inaugurato la Salerno-Reggio Calabria. Ma è davvero così? La grande incompiuta d’Italia, da almeno cinquanta anni è un simbolo della corruzione e della malapolitica italiana. Diventato ormai un luogo comune. L’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva annunciato lo scorso maggio che i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria sarebbero stati ultimati il 22 di dicembre, cioè oggi. Di fatto un’inaugurazione c’è stata, e molti potrebbero dire promessa mantenuta. Ed invece no.
Quello che è stato inaugurato oggi è solo la parte di alcuni tratti che facevano parte degli obiettivi governativi. L’autostrada però, è cosa diversa. Diversi sono i chilometri a due corsie con una corsia di emergenza in versione ridotta, cantieri ancora aperti, gallerie senza illuminazione (come ha denuncaito il Fatto Quotidiano).
Il tratto tra Cosenza e Altilia Grimaldi (circa 26 km) è considerato tra i più pericolosi. Poi c’è quello tra Campo Calabro e Reggio Calabria (10 km).
Io non parlerei proprio di una inaugurazione – spiega il sindacalista Antono Di Franco della Fillea-Cgil – perché la Salerno-Reggio Calabria non è finita. Ci sono dei cantieri che devono essere ancora realizzati. Che l’autostrada sia messa in sicurezza non si può dire, soprattutto nel tratto Cosenza-Altilia
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