L’anello ferroviario e il declino di un quartiere. Accade a Palermo | La classifica del trasporto pubblico

Nel lontano 2003 era stata pensata l’opera. I lavori, però, sono cominciati i 11 anni dopo.
Il termine ultimo per il completamento dei lavori  era fissato in 855 giorni da settembre 2009, data in cui il colosso catanese Tecnis s.p.a. si è definitivamente aggiudicato, per conto di Italferr s.p.a., l’appalto per la la realizzazione della tratta ferroviaria a binario unico.

L’opera, di oltre 100 milioni di euro, sta diventando una vera e propria piaga per i cittadini e soprattutto per i quartieri coinvolti.

Disagi e traffico per chi necessita  oltrepassare le strade limitrofe al cantiere, lamentele e malesseri per i residenti di quelle strade.

IL CANTIERE TRA VIALE LAZIO E VIA SICILIA

Per raccontarvi quanto sta accadendo, abbiamo raggiunto il cantiere collocato tra viale Lazio e Via Sicilia.

Ci troviamo all’interno  del quartiere Libertà di Palermo, da sempre considerato una delle zone più chic della città.

Ad accompagnarci è  Gabriele Citarella, residente in via Sicilia, che pazientemente ci mostra le condizioni di degrado del quartiere.

Nelle parole del nostro accompagnatore e di chi si intrattiene con noi per parlare di questa difficile situazione c’è tanta amarezza e c’è tanto sconforto. Purtroppo, in poco tempo le vie interessate dai lavori del cantiere sono rimaste quasi isolate dal resto della città.

Da qui non passa più nessuno

E in effetti, è come se un enorme scatolone  racchiudesse il cantiere, in cui sono impegnati gli operai della Tecnis. Le grandi mura del cantiere sono invalicabili e lasciano spazio soltanto a vicoli strettissimi.

 

Al di fuori di queste mura sono pochissimi i passanti, perlopiù residenti. Ma, come potete notare dalle riprese, la cosa che spiazza maggiormente è lo stato di totale abbandono in cui versano le strade che attraversiamo: rifiuti abbandonati ovunque, fogliame, marciapiedi dissestati, auto in sosta sulle strisce pedonali.

 

Gabriele racconta  le difficoltà di chi risiede in un luogo dimenticato dall’amministrazione. Per moltissime persone, che vivono tra via Sicilia e viale Lazio, la paura è all’ordine del giorno. In quei corridoi strettissimi, creati dalle mura del cantiere, potrebbe nascondersi qualsiasi malintenzionato soprattutto di notte, data la scarsa illuminazione. E nei condomini potrebbe entrare chiunque; si raccomanda, infatti, di assicurarsi della chiusura del portone.

RITARDO PER LA FINE DEI LAVORI

Come riuscite a sopportare questo rumore?” chiediamo a un’altra residente. La donna sorride e risponde:

il rumore è un buon segno. Almeno sappiamo che stanno lavorando

La gente racconta che spesso gli operai non sono più di sei o sette. Immaginate la mole di lavoro da svolgere e capirete uno di quei motivi che che stanno comportando un evidente ritardo per la fine dei lavori: la lentezza.

Nel frattempo, la situazione si fa difficile per i commercianti -i negozi sono sempre più vuoti-, i residenti sono prigionieri nei loro appartamenti, le strade sono invivibili.

Ogni nostra richiesta è stata ignorata

Riuscirà l’amministrazione comunale a risolvere questi evidenti (e gravi) problemi? E soprattutto, perché ogni richiesta è stata  puntualmente ignorata?

Al momento il clima è teso e i residenti sottolineano la propria sfiducia nelle istituzioni e nei confronti della ditta che esegue i lavori.