Rinunciare si, ma solo in campagna elettorale. A Bagheria un ex assessore della giunta guidata dal sindaco Patrizio Cinque, ha pensato di fare una bella furbata. Infatti nel sito del comune di Bagheria se si spulcia nell’albo pretorio una atto di liquidazione non passa certo inosservato. Atto liquidazione con nome omesso, come si può leggere si tratta di 17 mila euro “restituiti” a x, il nome infatti viene omesso, comprensibile, almeno la faccia la si vuole preservare. L’assessore anonimo in questione si legga nella nota, è stato in carica dal 17/06/2014 al 16/02/2016, e inizialmente aveva predicato in campagna elettorale che avrebbe destinato il suo 30% per un “fondo di solidarietà per le emergenze sociali”. Peccato però che le somme erano si state depositate, ma mai utilizzate cosi, Luca Tripoli, nome oscurato in determina, ma facendo due calcoli sulla data dell’incarico si risale subito al suo nome, ha deciso di batter cassa richiedendo, con tanto di nota scritta, i suoi 17 mila euro. Siamo leali, qui nessun dice che i soldi richiesti sono illegittimi, però viene meno l’onestà intellettuale verso gli elettori bagheresi. Una questione di opportunità, insomma solo propaganda e poi “fuffa”.Tripoli non è stato l’unico a batter cassa, anche la dimissionaria Rosanna Balistreri ha richiesto 6 mila euro, regolarmente liquidati con determina n. 176/16.
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