Classifica gradimento governatori. Crocetta è ultimo e Pogliese lo sfotte. M5S: “nessuna novità”
Primato negativo per la Sicilia con Rosario Crocetta che si piazza all’ultimo posto tra i presidenti di Regione, confermando di fatto i risultati dello scorso anno.
Primeggia il Veneto con Luca Zaia (Lega) al primo posto col 60% dei consensi, seguito da Enrico Rossi (Pd) che guadagna il 9% rispetto alla precedente rilevazione e si ferma al 57%. Medaglia di bronzo al presidente della Lombardia Roberto Maroni (Lega) che arriva al 54% (+11,2%).
A Sud solo il calabrese Mario Oliverio, al sesto posto con il 51% di apprezzamento, e il lucano Marcello Pittella, settimo con il 50%, si staccano dalla media territoriale.
“Faccio i miei sinceri complimenti a Crocetta per il suo nuovo record: non solo è il governatore meno apprezzato d’Italia ma il suo gradimento, solo il 27%, è il dato peggiore mai rilevato da Ipr Marketing nella storia di questo sondaggio. Chapeau.”.
Cosi l’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia, commenta la classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei governatori delle regioni italiane che vede Crocetta all’ultimo posto.
“Al di là dalla facile ironia per il risultato ampiamente negativo di Crocetta, il suo non gradimento è la fotografia di una terra, la Sicilia, che è stata letteralmente messa in ginocchio dal ‘rivoluzionario di Gela’ e dai suoi complici del Pd. I siciliani non ne possono più – conclude Pogliese – e non vedono l’ora di poterlo rispedire a casa.”.
Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars commenta la classifica di gradimento dei governatori regionali, che vedono Crocetta, come da pronostici, fanalino di coda
“In questa legislatura – dice il capogruppo Matteo Mangiacavallo – Crocetta non ha prodotto alcun atto significativo. Dove ha messo le mani ha prodotto solo sfracelli, non a caso lo abbiamo ribattezzato Re Mida al contrario. Non c’è un suo atto, uno, che che sia degno di nota. Probabilmente verrà ricordato solo per la foto da sirenetto in quel di Tusa”.
“Il fallimento di Crocetta, è bene sottolinearlo – continua Mangiacavallo – è comunque il fallimento del Pd che gli ha tenuto bordone in tutte le operazioni scellerate che ha portato avanti e che costituisce l’ossatura della sua squinternata e improduttiva maggioranza. Ci fanno pertanto sorridere i penosi tentativi di smarcarsi che sempre più frequentemente esponenti del partito democratico cercano di mettere in piedi in vista delle prossime elezioni. La classifica del Sole 24 ore è una bocciatura secca, ancora prima di Crocetta, di quel partito, che ha fallito clamorosamente su tutti i fronti: sanità, formazione, occupazione, province, solo per citare qualche esempio”.