“Parole al vento”, una lettera al Sindaco Orlando
Recentemente vi avevamo raccontato la disperata situazione di un intero quartiere a causa dei lavori del cantiere per l’anello ferroviario.
Tutto era partito dalla segnalazione di Gabriele Citarrella, un nostro lettore, grazie al quale abbiamo fatto un giro per le strade coinvolte dai lavori del cantiere. Così, abbiamo avuto modo di constatare la presenza di tantissimi disagi, per via dei quali molte attività sono state costrette a chiudere. Inoltre, l’enorme cantiere ha reso gli abitanti del quartiere prigionieri nelle proprie abitazioni.
Purtroppo, pur essendo stati ripetutamente segnalati, questi problemi non sono mai stati risolti dall’amministrazione. Per questo motivo, il nostro lettore ha scritto una lettera aperta al Sindaco Leoluca Orlando.
Egregio Prof Orlando, le scrivo questa mia interpretando il pensiero della maggior parte dei commercianti (quelli rimasti) e dei residenti, per ringraziarla della sua totale strafottenza, di quella della Giunta e del Consiglio comunale sul discorso Anello Ferroviario, nello specifico il cantiere “fermata Libertà”, che proprio oggi compie venti mesi dalla sua apertura
“DAL 10 MAGGIO COMINCIAVA L’OPERA DI DISTRUZIONE”
Gabriele racconta gli effetti disastrosi di quei lavori: “Dal 10 maggio cominciava piano piano l’opera di distruzione delle suddette vie e gli innumerevoli disagi di coloro che ci risiedono e ci lavorano”. E prosegue con l’elenco di tutte le attività, colpite dal cantiere e costrette a chiudere o a trasferirsi per “questa INUTILE opera”.
Un fioraio l’8 maggio, “si è trovato a sua insaputa ingabbiato all’interno del cantiere. Ha resistito qualche settimana, ma poi ha dovuto trasferirsi”.
Citarrella continua con l’elenco delle altre attività costrette alla chiusura o al trasferimento, perché colpite dalla crisi: un pub, una parrucchieria, un CED (centro elaborazione dati), un’edicola, una macelleria e perfino una filiale Unicredit.
Il nostro lettore procede elencando alcuni degli innumerevoli disagi che subiscono giornalmente i residenti, la maggior parte dei quali anziani (ve ne abbiamo parlato qui), ad esempio: marciapiedi dissestati, assenza di vigilanza, mancanza del servizio di spazzamento strade, riduzione dei parcheggi, rumori molesti e polveri provenienti dal cantiere, ecc.
“LA COSA CHE PIÙ CI FA RABBIA”
“Nelle poche volte che ci ha incontrato sia lei che l’Ass.re Arcuri avete parlato di pugno duro, di supervisione dei lavori, ma ad oggi queste sono rimaste parole al vento. Nulla di quanto avevate promesso è accaduto. “
Dunque, promesse mai mantenute. Il nostro lettore scrive che il dott. Marco Frasca Polara, presidente della VIII Circoscrizione, è stata “l’unica presenza istituzionale e ha costantemente cercato, nel suo piccolo, di limitare i disagi”.
“NON HO MAI RICEVUTO RISPOSTA ALCUNA”
Purtroppo, come vi avevamo raccontato, gli abitanti del quartiere non hanno ricevuto alcuna risposta. Come scrive Citarrella, tutto è stato vano: è stato richiesto un cronoprogramma, sono state richieste installazioni di telecamere di video sorveglianza, sono stati richiesti incontri. Nessuno ha ricevuto alcuna risposta.
UNA REALTÀ DIVERSA DALL’APPARENZA
Siamo abbandonati al nostro destino e la nostra sfortuna è quella di non far parte del tratto di strada che da p.zza Verdi porta alla Cattedrale, tratto che lei tanto elogia sui social. Invece, la realtà è molto diversa da quello che Lei vuole fare apparire. (..) Volevo concludere questa lettera, sottolineando lo slogan della sua campagna elettorale “il Sindaco lo sa fare”. A distanza di cinque anni, gradirei che provasse a fare una passeggiata, incontrando i residenti, che grazie alle manchevolezze della sua amministrazione hanno ricevuto solo i disagi sopra elencati (…).
Lei il Sindaco può darsi che lo sappia fare, ma nelle zone dei Cantieri Anello Ferroviario… non ce ne siamo accorti di certo! È proprio per questo che attendiamo con ansia e trepidazione la prossima tornata elettorale: per comunicarglielo in massa.
“SOLO GLI STUPIDI E GLI STOLTI NON HANNO MAI CAMBIATO OPINIONE”
La lettera si conclude con la speranza che l’opera del Sindaco possa essere in grado di far cambiare idea a tutti i residenti, ormai troppo delusi per via dello stato di abbandono in cui si sono ritrovati a causa del cantiere.
In attesa di essere palesemente smentiti da fatti concreti riguardo i fatti sopra evidenziati, colgo l’occasione per porgerle distinti saluti.
Forte della consapevolezza che solo gli stupidi e gli stolti non hanno mai cambiato opinione
Riuscirà il Sindaco Orlando a far ricredere i cittadini del quartiere Libertà, intervenendo non solo con parole ma con i fatti?