E’ passato più di un anno da quando il M5S ha denunciato in conferenza stampa le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale di Catania, emerse dagli atti in Commissione regionale antimafia della regione Sicilia. Da allora, nonostante l’ondata di indignazione dei cittadini etnei, niente si è mosso a Palazzo degli Elefanti.
La recente notizia che fra i beni sequestrati al Clan Cappello c’è anche l’Etna Bar, di proprietà della Società World Games srl, è estremamente grave. La società, secondo fonti di stampa, sarebbe stata, fino a maggio del 2014, per il 99% di proprietà del consigliere comunale Francesco Petrina, uno di quei nomi già sottolineati dalla commissione antimafia per presunta vicinanza ad associazioni mafiose. Il movimento 5 stelle di Catania si chiede: “Il sindaco Bianco non ha niente da dire? Non prova, quanto meno, imbarazzo per il fatto che il consigliere Petrina faccia parte della maggioranza che lo sostiene e che sia stato, per di più, eletto nella lista “Con Bianco per Catania”, a lui collegata?”
E continuano: “Cosa serve ancora al prefetto Maria Guia Federico per procedere con la nomina di una Commissione d’accesso? A novembre, il Prefetto aveva declinato la richiesta di un provvedimento di accesso, dichiarando in Commissione Nazionale Antimafia che sul Comune di Catania mancava “l’attualità del problema” e che non era cambiato nulla dal momento delle elezioni. Ora la situazione, dopo il sequestro della società, è mutata e i sospetti di infiltrazioni mafiose al Consiglio comunale vanno immediatamente dissipati. Oggi come ieri riteniamo le ombre che gravitano su questa amministrazione non tollerabili.”
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