Ferrandelli, “La mia campagna elettorale va avanti più forte di prima”
Si è svolto questa mattina, presso il comitato elettorale a Piazza don Sturzo, l’incontro del candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli con la stampa. Il candidato sindaco dei “Coraggiosi” ha parlato dopo l’inchiesta che lo riguarda.
UN IMPEGNO NEL TERRITORIO
“La mia non è un’antimafia parolaia, ma vera. Il mio impegno è stato caratterizzato dal contatto col territorio, un contatto costante. In quel contesto ho maturato il mio impegno con la politica, perché la politica è impegno nel territorio è metterci la faccia, metterci il cuore, stare in mezzo alle persone e provare insieme a loro a creare quelle condizioni che riescano a fare superare la sofferenza.
Chiaramente fare politica in questa città è molto dura. Lo sappiamo e chi decide di stare per strada, e non dietro a una comoda scrivania, rischia di avere anche degli incidenti come quelli che mi sono capitati in prima persona”.
La conferenza stampa
Ferrandelli, che parla pubblicamente dopo aver ricevuto un avviso di garanzia in merito alle indagini per presunto voto di scambio politico-mafioso, respinge le accuse di Tantillo e parla dei propri rapporti con ill quartiere palermitano del “Borgo Vecchio”:
“Conosco bene il quartiere del Borgo Vecchio non per esserci andato in campagna elettorale, sotto le luci di una telecamera, ma perchè lì per anni mi sono impegnato come volontario, facendo doposcuola ai bambini”.
“VADO AVANTI, NON MI FERMO”
“Il clamore della stampa, il clamore delle dichiarazioni di un delinquente che si è pentito possono far dimenticare la vera storia di un impegno. Io sto dall’altra parte della barricata. Queste accuse infamanti amareggiano, ma vado avanti, non mi fermo. Quando ho ricevuto l’invito a comparire non mi sono avvalso della facoltà di non rispondere, ho ritenuto opportuno offrire la mia vita e la mia trasparenza”.
E ancora, Ferrandelli chiarisce la propria posizione innanzi alle accuse del pentito Giuseppe Tantillo, figlio del conosciuto fruttivendolo del Borgo Vecchio e fratello di Domenico, reggente della cosca :
“I concerti sono stati organizzati dal comitato elettorale. Non nutro dei dubbi sulla serietà di nessuno. Ci siamo rivolti a delle società. Abbiamo i bonifici e i riscontri”. E prosegue : “i soldi che Tantillo dichiara di avere ricevuto da me? Guarda caso sono cose accadute, secondo lui, sempre a quattrocchi, senza testimone, Eppure io ero accompagnato costantemente da tante persone”.
“UN SEMPLICE FRUTTIVENDOLO DEL BORGO”
Ferrandelli prosegue su Tantillo:
Tantillo è uno dei commercianti più noti del Borgo Vecchio. Nel 2012 per me, come per gli inquirenti, era semplicemente un fruttivendolo
I VOTI DI BORGO VECCHIO
E poi spiega l’inconsistenza delle accuse a lui rivolte parlando dei risultati di quelle votazioni:
“Avrei pagato un pacchetto di voti al Borgo? Uno che deve avere il consenso di una città, pagherebbe, dunque, per qualche voto in un quartiere. Cento voti per una competizione che ne richiedeva 160 mila. Nelle sezioni delle scuole del Borgo Vecchio purtroppo non brillo. Prendo il 30% in meno rispetto alla sommatoria delle mie liste. Mentre il mio sfidante di allora prende il 225% in più rispetto alla sommatoria delle proprie liste”.
UN FATTORE NON INDIFFERENTE
Tutto questo ci fa comprendere come pericolose sono le parole di chi in questi ha dichiarato che la mafia a Palermo è un fattore indifferente. Come vedete, la mafia può avere anche il volto del fruttivendolo del Borgo e quindi bisogna stare attenti. Bisogna alzare sempre lo sguardo e alzare la difesa. E forse non è mai abbastanza
CON O SENZA FORZA ITALIA ?
Ferrandelli, sarà, dunque, appoggiato da Forza Italia, come aveva confermato qualche giorno fa Miccichè?
Ecco la risposata del candidato sindaco:
Ho sempre detto che non avrei avuto né padrini né padroni. Ho chiesto a chi mi vuole appoggiare, libero da appartenenze, di sottoscrivere quel programma che abbiamo scritto davvero per le strade, ascoltando i cittadini. La politica si compone di alleanze. Io sono impegnato a vincere questa competizione, non a partecipare. Tutti sono invitati al dialogo. Io sono il candidato sindaco di tutti. Non mi sono schierato solo da una parte, altrimenti mi sarei candidato all’interno di un partito . Non ci sarà nessun simbolo di Forza Italia, né altri. Non ci sarà nessuna bandiera
“IO VIVO DEL MIO LAVORO”
Ferrandelli conclude, raccontando dell’inchiesta in cui si è trovato coinvolto e ribadendo le proprie intenzioni:
Mi farei da parte solo se venissi condannato, ma io mi sento totalmente estraneo. Io vivo del mio lavoro. Sono andato dai magistrati sicuro del fatto mio.
Intendo governare. La mia campagna elettorale va avanti più forte di prima. Nessuno sporcherà il nostro progetto con una bandiera dell’appartenenza