Palermo Capitale italiana della Cultura per il 2018, le reazioni

Palermo capitale italiana della cultura 2018, arrivano le reazioni politiche. Il primo ad intervenire è il sindaco Leoluca Orlando: “Oggi porgo il mio sentito ringraziamento innanzitutto al Ministro e alla struttura del ministero che con l’istituzione di questo premio hanno mostrato grande sensibilità e lungimiranza, riconoscendo la valenza fondamentale che la cultura gioca per lo sviluppo e la coesione delle nostre comunità.

Un sentito ringraziamento ancora ai colleghi sindaci di tutte le città candidate, con i quali abbiamo condiviso e continuiamo a condividere il sogno e la speranza che la cultura torni ad essere il motore del nostro Paese. Lavoreremo insieme in questa direzione.

“Ovviamente, infine, un ringraziamento, ma anche un “rimbocchiamoci le maniche” a tutta coloro, funzionari del Comune di Palermo, esperti e appassionati amanti della cultura, istituzioni ed enti culturali che hanno fatto squadra per questo progetto e che da ora in avanti vivranno una avvincente scommessa”.

 

Ugo Forello

Il candidato sindaco grillino scrive sui social: “Palermo Capitale italiana della cultura 2018 è una bella notizia per tutti i palermitani. Il M5S è pronto a raccogliere questa sfida e amministrare una città che possa davvero tornare a ricoprire il ruolo che merita, di capitale della cultura non solo in Italia, ma anche e soprattutto in tutto il Mediterraneo. Non possiamo però non evidenziare che oggi Palermo attraversa una profonda crisi economica e di prospettive. Non si mangia con la cultura, è ovvio, ma un reale e virtuoso sviluppo culturale e turistico, fatto di visione e pianificazione, potrà contribuire a migliorare le condizioni di vita di tanti palermitani e palermitane, creando nuove opportunità di lavoro”.

Ismaele La Vardera

Questa mattina è intervenuto anche La Vardera, commentando anche le parole di Ugo Forello: “Affermare che con la cultura non si mangia equivale a fare morire millenni di storia e cultura che cullano la nostra città, con la cultura non solo non si mangia ma ci si strafoga. Una politica che fa della cultura la sua principale mission potrà creare non solo un popolo ricco, ma anche libero. Il clima competitivo della campagna elettorale non deve farci perdere l’onestà intellettuale di affermare che questo riconoscimento è avvenuto anche grazie all’apporto dell’amministrazione Orlando, e che per Palermo questa sarà una vetrina straordinaria per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Nel nostro programma politico, che presenteremo in conferenza stampa nei prossimi giorni, abbiamo ritagliato uno spazio centrale, nonché cruciale per la cultura che rappresenta il vero elemento di riscatto per la nostra città”.