Il figlio del capo dei capi, Giuseppe Salvatore Riina (detto anche Salvo), ha scontato la propria condanna per associazione mafiosa e, dopo essere stato scarcerato nel 2011, ha ricevuto il divieto di rientrare a Corleone. Infatti, secondo la Procura antimafia di Palermo, Salvo Riina avrebbe mantenuto rapporti con la mafia.
Pochi giorni prima del Capodanno il figlio del pluriergastolano Totò Riina era rientrato da Padova a Corleone.
Il caso sta facendo discutere- e non poco- tanto che il vescovo di Monreale, Michele Pennisi, farà presto una visita pastorale a Corleone.
Perché c’è bisogno di parole chiare sulla mafia. Certi episodi non sono più tollerabili
IL BATTESIMO
Salvo Riina era giunto a Corleone per essere il padrino di battesimo di una nipote. In quell’occasione il sacerdote, don Vincenzo Pizzitola, non avrebbe avvertito i suoi superiori, accogliendo il padrino nella Chiesa Madre per la celebrazione del battesimo, che si è svolto il pomeriggio del 29 dicembre scorso. Il sacerdote si sarebbe basato su un certificato di idoneità, rilasciato a Riina jr da un parroco di una diocesi veneta. Riina jr, infatti, risiede in Veneto, dopo aver scontato una condanna per 416 bis.
LA REAZIONE DEL VESCOVO PENNISI
La notizia ha fatto il giro, non solo del paese, arrivando alle orecchie del vescovo Pennisi, che non ha affatto gradito quanto accaduto
Nè io, né gli uffici della Curia eravamo informati. Consentire al figlio di Riina di fare il padrino è stata una scelta censurabile e quanto meno opportuna, che io non approvo.
Monsignor Pennisi prosegue, commentando la “scelta” di don Pizzitola: “il parroco si è giustificato dicendo che il figlio di Riina aveva presentato un certificato di idoneità firmato da un parroco della diocesi di Padova, e che aveva il permesso del Giudice per venire in Sicilia. Ma io non cambio idea su quanto accaduto“.
LA RISPOSTA DELLA DIOCESI DI PADOVA
La Diocesi di Padova, in una nota ufficiale, risponde così a monsignor Pennisi:
Giuseppe Salvatore Riina ha ricevuto la Cresima lo scorso dicembre, dopo un lungo percorso di preparazione condotto in riservatezza. Al termine di questo percorso ha ricevuto un certificato di cresima come da prassi. Su quanto è successo poi nella Diocesi di Monreale stiamo verificando e daremo comunicazione a tempo debito
Salvo Riina, dunque, torna a far parlare di sé, dopo la pubblicazione del libro “Riina family“, in cui aveva raccontato la vita privata della famiglia Riina.
Infine, il pastore della Diocesi di Monreale vuole sottolineare il vero ruolo di un padrino di battesimo:
Il padrino deve essere il garante della fede, deve dare testimonianza con le sue azioni. E non mi risulta che il giovane abbia mai espresso parole di ravvedimento per la sua condotta
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