Pubblicità sessiste su manifesti in giro per la città
Cartelloni pubblicitari di un noto negozio di elettronica e informatica volgari e sessisti. È polemica.
Alcuni lettori della provincia di Cosenza ci segnalano dei poster particolari affissi per la città. Non è la prima volta che la città di Cosenza si trova tappezzata in ogni angolo di cartelloni pubblicitari 6×3 volgari e sessisti. E la fonte è sempre la stessa: un noto negozio di elettronica e informatica sito nella zona industriale della città dei Bruzi. La catena è nota, oltre che per le pubblicità allusive, anche per i prezzi stracciati.
Pare che i grafici pubblicitari, ai quali il negozio da anni si affida, si sbizzarriscano soprattutto in occasione della festa di San Valentino. Già nel 2015 erano stati affissi vari cartelloni pubblicitari che recitavano: “Per San Valentino… mettiglielo in mano!” e sul retro l’immagine di un i-phone che passa da una mano ad un’ altra. Oggi, sempre per la festa degli innamorati, la catena ci riprova. Cosenza si sveglia ancora una volta tappezzata di cartelloni pubblicitari in cui, in primo piano, leggiamo: “A San Valentino… mettila a 90 gradi” riferendosi ad una nota marca di lavatrici che compare, però, in secondo piano.
L’anno passato, in occasione della festa delle donne, la stessa catena di elettronica aveva organizzato una “Silent Disco“. La serata, apprezzatta soprattutto dai giovani, è un particolare evento musicale che funziona come una vera propria serata in discoteca. La differenza è che la musica non viene pompata a volume altissimo, ma ogni partecipante la ascolta individualmente attraverso delle cuffie wireless (senza fili). L’evento è stato pubblicizzato per le strade e sui social e non poteva ovviamente mancare il solito doppio senso: “L’8 Marzo ve la mettiamo alle orecchie“.
Grafici e committenti sono dunque avvezzi a questo genere di pubblicità. È il loro stile, ma è soprattutto un modo per far parlare di sé. Sui social scoppia la polemica: tra chi inneggia al sessismo e chi all’essere bigotti e ottusi. Tra chi ne condanna lo squallore e la amoralità e chi invece ne difende il senso dell’umorismo. Del resto, non è la prima volta che i doppi sensi vengono utilizzati nelle campagne pubblicitarie. Basti pensare allo slogan di Müller “Fate l’amore con il sapore” o a quello di Sottilette Kraft “Facciamolo più spesso“. Insomma, bene o male, l’importante è che se ne parli e questo negozio ci è davvero riuscito.