È stata rigettata dalla Corte d’Appello di Firenze la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito, definitivamente assolto dall’accusa di aver partecipato all’omicidio di Meredith Kercher. Aveva chiesto oltre 500 mila euro per i quasi quattro anni passati in cella prima di essere scarcerato. I giudici toscani hanno ritenuto contraddittorie le sue dichiarazioni nella fase iniziale dell’indagine.
Per Sollecito la Corte di Firenze gli ha “negato un risarcimento sacrosanto”. “I giudici – ha aggiunto – non hanno tenuto conto della sentenza della Cassazione che mi ha definitivamente assolto da tutte le accuse (insieme ad Amanda Knox, ndr). Questa aveva infatti rilevato che ci sono state gravi omissioni e defaillance degli investigatori e dunque c’erano precise responsabilità nella fase delle indagini. Per questo sono sorpreso da una decisione che ancora una volta proviene da Firenze e che sembra non dare seguito a una chiara sentenza della Cassazione”.
“Credevo di aver vissuto le pagine più nere della giustizia italiana, ma nonostante la Cassazione mi abbia dichiarato innocente, devo prendere atto che la mia durissima detenzione sarebbe giustificata”, ha scritto Sollecito sul suo profilo Facebook. “Ripeto – aggiunge Sollecito nel posto – la Cassazione aveva sottolineato l’esistenza di gravissime omissioni in questo processo e di défaillance investigative”.
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