Elezioni Palermo, Ferrandelli: “Amat assume in campagna elettorale”
L’Amat assume 200 autisti a tempo determinato per un contratto semestrale. Tutto ciò in piena campagna elettorale. A denunciare l’accaduto il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli.
In amore e in guerra tutto è lecito. O forse dovremmo dire in campagna elettorale. Film come “Qualunquemente” del 2011 con Antonio Albanese o il nuovo di Ficarra e Picone “L’ora legale“ non sembrano poi così esagerati e tendenziosi e tra una risata e l’altra immediatamente ci si ritrova a fare una lucida analisi della realtà. Quella realtà in cui ogni giorno avanziamo e soffochiamo. Corruzione e voto di scambio non sembrano essere passati di moda e a Palermo, non tardano ad arrivare neanche le prime, vecchie promesse elettorali.
Pare infatti che l’Amat – l’azienda che si occupa del trasporto urbano – abbia richiesto oltre 200 assunzioni per autisti di autobus con contratto a tempo determinato per un periodo di sei mesi. Strano trovare così tanti posti di lavoro in un momento tanto incerto per i portafogli di tutti. Strano soprattutto per un’azienda che ha già a disposizione personale ex Reset (grazie a un bando di mobilità interaziendale), con contratto part-time. Strano, se non fosse per due paroline magiche: campagna elettorale.
Amat assume
A svelare l’arcano e puntare il dito contro il comune di Palermo Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco, leader dei “Coraggiosi” e portavoce dello slogan “Ora ci provo io”
Ritengo sia fuori da ogni logica creare un “listone” di 200/250 nomi da chiamare secondo bisogno quando invece basterebbe rimodulare i contratti part-time, trasformandoli in full-time, piuttuosto che ricorrere a nuove assunzioni, proprio a pochi mesi dalle elezioni. Una mossa che sa di promessa elettorale, visto che per risolvere il problema della mobilità in città bisognerebbe prima aumentare il parco mezzi.
E così nell’era delle “campagne elettorali 2.0” (o 3.0 come qualcuno ha tenuto a precisare!), accanto ai tweet, alle dirette e – da oggi – alle storie su Facebook resta riservata una poltrona alla vecchia politica. Quella politica fatta di populismo e demagogia, di promesse e favori. Quella politica vecchia ma mai così attuale.
La vecchia politica – conclude Ferrandelli – continua a creare aspettative di nuovi posti di lavoro anche quando sa perfettamente che un’azienda come l’Amat ha le casse in rosso e non ha i fondi necessari per gestire un nuovo bacino di lavoratori.
Ma se è vero che in Amore vince chi fugge, in campagna elettorale chi vince?