Elezioni Palermo. Occhio a Fabrizio Ferrandelli – Una folla spontanea
Grande attesa per il primo vero incontro tra la città di Palermo ed il candidato Sindaco, Fabrizio Ferrandelli, questa mattina presenti più di 2000 persone al Politeama multisala di via Emerico Amari.
Sala gremita su ambo i piani, piena anche la sala abc con la proiezione del comizio, tanti in piedi e non pochi hanno dovuto addirittura rinunciare a partecipare.
Probabilmente l’ennesima dimostrazione di umiltà da parte del giovane palermitano, una location da 1200 posti a sedere, non è bastata a ricevere i curiosi ed i promotori del suo movimento.
Elezioni Palermo – Una folla spontanea
Presenti molti sostenitori semplici, nessuna partecipazione di massa delle aziende comunali, nessun personaggio messo a busta paga, perchè come sottolinea Fabrizio Ferrandelli durante il suo discorso, oggi è un semplice bancario, da quando nel 2015 ha rinunciato alla poltrona dell’ARS, il parlamento siciliano con stipendi e privilegi degni di mille e una notte, il giovane palermitano non ha di certo i mezzi clientelari di cui invece Orlando potrebbe fornirsi. Pensiamo per esempio alle assunzioni ksm sugli autobus di amat, per i più maliziosi una mossa per accaparrarsi i voti dell’impero dell’imprenditore Basile, o il nuovissimo bando Amat(senza una lira) di cui abbiamo parlato qui.
Non ci sono ringraziamenti o frasi di rito, lo sprintoso candidato parte subito dall’analisi del bilancio attuale dell’amministrazione, del quale si dice preoccupato per un’eventuale scomoda eredità, come ha scritto il sole24ore qui, ed evidenzia le spropositate previsioni a bilancio per le infrazioni del codice della strada previste per i prossimi anni, vecchio metodo orlandiano di finanziamento comunale, velato dietro una legalità facile da conquistare, soprattutto contro la frangia di cittadini onesti, in una città dove l’utilizzo dei mezzi pubblici è al 10% e trovare un parcheggio senza infrangere una qualche regola o tassa è un’impresa degna della pazienza di Giobbe. Al contrario di quella legalità mai raggiunta contro parcheggiatori abusivi, guide in calesse senza fattura ed altre decine di forme di abusivismo mafioso, da sempre caratterizzanti per la città di Palermo.
Elezioni Palermo – Il programma di Ferrandelli
Ferrandelli presenta un programma realistico basato sull’efficienza energetica, gli spazi verdi, favorita in particolare, la valorizzazione delle periferie, la collaborazione tra pubblico e privato a 360 gradi, luoghi dedicati alle startup in pieno stile americano, valorizzazione delle strutture comunali inutilizzate, mobilità, infrastrutture, movida regolarizzata ma permissiva, ascolto dei cittadini(Palermocrazia), grande attenzione soprattutto per le scuole ed i giovani, per i quali addirittura si commuove in un pianto a noi parso sincero, l’età in sala infatti ha una media di almeno 15 anni più bassa rispetto a quella riscontrata alla presentazione di Orlando. Un discorso con i piedi per terra, senza promesse clamorose o stravolgimenti degni dell’assurdo, un piano fresco, moderno, preciso che tiene conto delle criticità economiche e strutturali che gravano sul capoluogo ma che spesso i politici tendono ad omettere, onestà intellettuale apprezzata dal pubblico in sala, che addirittura gli dedica una standing ovation.
Elezioni Palermo – Le bordate al sindaco Leoluca Orlando
Non mancano le bordate ad Orlando, una slide infatti ritrae Fabrizio Ferrandelli alla tenera età di cinque anni, “quell’anno Leoluca era appena entrato in Comune”. Altro punto cardine dell’incontro è il chiarimento sulla forte spinta da altre forze politiche, sia da destra che da sinistra, “concetti ormai superati” evidenzia, sottolineando come in europa sia proprio il momento dei partiti che pensano all’azione ed alle richieste del popolo, senza rimanere intrappolati nelle vecchie reti della politica. Su questo la storia gli da ragione, sembra addirittura che Palermo non avrà alcun candidato sotto simboli da sempre forti come quelli di Pd e Pdl, il cui elettorato se pur decimato dovrà esprimere un’opinione, rimarcando infatti la sua rinuncia allo stipendio d’oro, conclude dicendo “se pensate io abbia un prezzo, non avete capito niente di me”.