Si è svolto questo pomeriggio presso l’hotel Wagner di Palermo l’incontro di Ismaele La Vardera con la stampa. Con entusiasmo e determinazione il candidato sindaco ha presentato i propri progetti per la città, accompagnato da una rappresentanza del movimento “Centro-destra”.
Questa Palermo, se vogliamo, la cambiamo davvero. Dedico questa conferenza stampa a tutti i giovani che sono andati via da Palermo
La Vardera non esita e attacca da principio Leoluca Orlando e il famoso slogan “Il sindaco lo sa fare“:
Sono contento di non avere esperienza. Io il sindaco non lo so fare. È una risposta a chi dice che lo sa fare. Leoluca Orlando, dicevi che il sindaco lo sapevi fare. Io mi guardo attorno e dico che c’è qualche problema
La Vardera chiarisce pubblicamente la propria scelta di candidarsi: “È un messaggio chiaro e incisivo per la mia generazione” .
Poi spiega la posizione della politica nella vita delle generazioni più giovani, a cui lo stesso La Vardera appartiene:
“La politica non è lontana. È possibile. È possibile coinvolgere la nostra generazione. Quante volte ci siamo presi la briga di scendere in piazza? Per cambiare le cose bisogna guardarsi negli occhi”.
Il candidato sindaco prosegue e, senza alcuna incertezza, vuole sottolineare la propria giovane età, presentandola come una risorsa:
Un solo sindaco sotto i trent’anni è un dato preoccupante. La nostra generazione ha delegato agli altri il nostro futuro. Siamo i futuro e all’oggi chi ci pensa? Ho deciso di metterci la faccia, di scendere in campo con tanta fatica
Qualche giorno fa, con un video apparso sulla propria pagina Facebook, La Vardera aveva detto no a Salvini che voleva appoggiare la sua candidatura. La Vardera con indignazione descrive una politica diventata ormai “tifoseria“: “La politica è diventata una tifoseria. Il pd si sta rompendo, ma anche qualcos’altro si sta rompendo”, dice scherzosamente.
L’obiettivo del giovane è quello di “cambiare le cose che non vanno“.
“Davanti al tribunale di Dio non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma quanto siamo stati credibili. Quanta credibilità c’è nelle nostre parole?”
Sottolineando l’esigenza di credibilità, La Vardera racconta l’iniziativa da lui organizzata, che si è svolta nelle strade del centro di Palermo: la “Passeggiata delle idee“. In quell’occasione, La Vardera ha incontrato Crocetta. Un incontro che il candidato sindaco ha definito una “sciagura”:
“È stato un momento di profonda politica”- racconta La Vardera, che prosegue, dicendo che Crocetta aveva definito quell’iniziativa come “qualcosa di eversivo“. Proprio oggi il giovane candidato sindaco ha così risposto a Crocetta:
Stare in mezzo alla gente è diventato eversivo per chi fa politica. Crocetta, fonda Riparti Sicilia! Fatti il tuo. Noi siamo contenti di essere giovani e liberi e nella nostra squadra non ti vogliamo
Lo scopo di La Vardera è quello di raggiungere tutti i cittadini e non solo i giovani. Come? Per mezzo dei social, della cartellonistica e di una moto ape personalizzata che girerà “rione per rione, quartiere per quartiere, borgata per borgata”. Si tratta di un giro per Palermo che durerà ottanta giorni.
Prima di illustrare i punti salienti del programma che propone, La Vardera lancia un’altra frecciata a Orlando:
“Abbiamo voluto capovolgere il detto megghiu u tintu canusciuto (meglio il cattivo conosciuto). Chi ha detto che dobbiamo tenercelo? La mia è una proposta diversa alla nostra città”.
Poi illustra per mezzo di slide le proprie idee, soffermandosi sul ruolo fondamentale del turismo per Palermo. Ad esempio, si è parlato di una riqualificazione del fiume Oreto, in modo da renderlo un punto di attrazione. E ancora, La Vardera tocca un tasto dolente per buona parte della città: la ztl.
“È mai possibile mantenere la ztl nelle condizioni in cui si trova adesso? Vogliamo dare un’alternativa valida per mezzo di apposite navette per arrivare al centro della città”.
Una piaga della città è rappresentata dai parcheggiatori abusivi. Questo è uno dei punti trattati da La Vardera, che propone una soluzione: “I parcheggiatori abusivi rappresentano una piaga sociale, ma ci rivolgiamo a loro per posteggiare. Con la figura del parcheggiatore legale vogliamo dare dignità a queste persone. Saranno legalizzati e presiederanno il territorio, ostacolando gli abusivi. Automaticamente l’abusivo non prenderà il controllo dei quartieri. Gli abusivi provengono dalla mafia“.
Il candidato sindaco prosegue e propone una riqualificazione della figura dell’usciere, in modo che possa diventare guardiano e custode di monumenti, nonché una figura in grado di aiutare gli anziani. E ancora nell’ottica di una riqualificazione, presenta il proposito di sistemare costi e problemi dell’Amat.
Idee e progetti concreti che La Vardera presenta alla città, sottolineando la propria libertà da appartenenze. E di nuovo attacca Orlando:
Quelli che avevano esperienza ci hanno portato nello stato in cui ci troviamo. In questa campagna elettorale molti stanno preferendo eliminare i simboli dei partiti, ma stanno prendendo per i fondelli i palermitani. Leoluca Orlando, se vuoi andare col PD abbi il coraggio di mettere il simbolo del PD . Io ho il coraggio di portare i simboli dei partiti. Che sia destra o sinistra, ormai sono tifoserie da stadio. Se tu hai un’ottima idea e sei di destra o di sinistra, sarai il benvenuto all’interno del movimento
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