RAP, FERRANDELLI: “BASTA FAVOLE. SERVE VISIONE STRATEGICA. MAGGIORE PRODUTTIVITA’ E MIGLIORE QUALITA’ DEL LAVORO”
“Oggi viene fuori la novella di aziende controllate del Comune risanate e di una magia contabile che appare propagandistica e illusoria. Sappiamo bene, infatti, che il bilancio è a rischio commissariamento e il Comune a corto di liquidità ha già fatto ricorso a un’anticipazione da 182 milioni di euro.
Delle criticità di Reset e Amat ho a lungo parlato – precisa il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli – oggi è il caso di concentrarci sullo stato di salute della RAP, un’azienda che si occupa di un servizio fondamentale per la vita dei cittadini: la raccolta dei rifiuti e l’igiene ambientale.
Il problema economico-finanziario c’è, la falla è tamponata ma verrà fuori. Già il Comune deve per l’igiene ambientale, ad oggi, 60 milioni di euro in rimessa di contratto di servizio. A questo, si aggiunge il rischio di saturazione della discarica, la sesta vasca, che in prospettiva potrebbe determinare costi di conferimento per Rap che oggi non sono contemplati.
Manca di fatto una seria prospettiva industriale sul tema dei rifiuti che renda questa azienda pubblica, una risorsa per la città, in termini di servizi e di opportunità economiche di ricavo.
Infatti – continua Ferrandelli – un serio processo di industrializzazione in mano pubblica, a partire dalla rivisitazione del contratto di servizio e dal suo allungamento temporale, consentirebbe una migliore qualità del lavoro, una maggiore produttività dell’azienda, un’ottimizzazione dei servizi per la collettività e perché no, come accade in gruppi del nord come Hera, Iren e A2A, il rientro di ricavi per le amministrazioni locali da utilizzare per servizi alla collettività.
È questo solo uno dei casi in cui l’amministrazione dimostra di non avere visione, gestione e prospettiva strategica. In poche parole, basterebbe avere solo maggiore strategia industriale, partendo dalla raccolta porta a porta e prevedendo un polo impiantistico in discarica, fino all’allargamento, condivisione e gestione dei servizi tra tutti i comuni dell’area metropolitana”.