Le Procure di Rieti, Fermo e Macerata starebbero svolgendo accertamenti su circa trenta persone che hanno chiesto di accedere ai contributi pubblici per la sistemazione provvisoria post terremoto nel Centro Italia, dichiarando di non avere più un tetto sotto cui dormire, ma secondo i primi accertamenti di finanzieri e carabinieri non ne avrebbero diritto. E’ quanto scrive Repubblica.it. Non si tratta dei ladri della prima ora, dediti a saccheggiare quel che si poteva dalle case evacuate. Questi sciacalli, ora, hanno il volto di chi vive a Roma ma si finge terremotato per prendere dallo Stato i 600 euro mensili destinati alll’autonoma sistemazione. Sono le persone che utilizzano il nome di Amatrice per fare finta beneficenza, vendono braccialetti o magliette e si tengono l’incasso. I profittatori che alzano i canoni di affitto o il costo del carburante: dopo il sisma del 24 agosto, alcuni distributori avevano applicato rincari anche del 30 per cento. Oppure approfittano dei produttori di salumi, per esempio: a Norcia è stata fatta incetta di prosciutti, acquistati a basso costo dalle aziende che non avevano più le cantine dove conservarli. Sulla vicenda, il quotidiano ha intervistato il commissario straordinario per la ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia, Vasco Errani: “Siamo i primi a muovere la Finanza, laddove emergono problemi. Faremo controlli – ha detto – e colpiremo chi ha preteso finanziamenti illegittimi. Legalità prima di tutto. E in particolare sui concetti di casa e contributo di autonoma sistemazione: devono essere assegnati solo a chi ne ha diritto”.
Il contributo di sistemazione, ha spiegato Errani, “è una questione che gestisce la Protezione civile e controllano i comuni, ma, di certo, ora partiranno le verifiche. Con i municipi il rapporto è stretto e quotidiano e se qualche cittadino ci prova, e non si può escludere, pagherà sia sul piano dei danni sia su quello penale. Il modo per intervenire lo troviamo”. Riguardo agli sfollati, che sono ancora negli alberghi sull’Adriatico, “a giugno i vecchi residenti di Accumoli rientreranno, lo abbiamo appena detto in un’assemblea – ha spiegato Errani – Nel paese dell’epicentro stanno arrivando 181 alloggi temporanei. A Norcia duecento, in località San Pellegrino. A Norcia si sta facendo un lavoro importante: le zone rosse vengono gradualmente riaperte e i vigili del fuoco mettono in sicurezza i monumenti, uno dopo l’altro”. Quanto al prossimo decreto che varerà il Consiglio dei Minisri, annunciato per questa settimana e che dovrebbe togliere le tasse a chi vuole riportare lavoro nel cratere terremotato, Errani ha anticipato che “stiamo lavorando a un intervento molto forte, insieme ai 131 comuni interessati. Ci sarà un sostegno significativo alle imprese, anche sul fronte fiscale: vogliamo aiutarle ad attrarre investimenti in tempi rapidi. In queste ore definiremo il decreto e il bonus fiscale”, ha concluso.
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