I politici si tengono il vitalizio, bocciata proposta del M5S

L’ufficio di presidenza della Camera ha dato il via libera al contributo di solidarietà per tre anni a partire dal primo maggio a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Il contributo sarà del 10% per i vitalizi da 70mila a 80mila euro, del 20% da 80mila a 90mila euro, del 30% da 90mila a 100 mila euro e del 40% per quelli superiori ai 100mila euro annui. La proposta, è stato spiegato da fonti parlamentari, porterebbe a regime ad un risparmio di 2,5 milioni all’anno per le casse della Camera.

La proposta del Pd sul contributo di solidarietà è stata approvata praticamente all’unanimità dei componenti dell’ufficio di presidenza: all’appello mancavano solo i 5 Stelle, che hanno lasciato la riunione dopo che la loro proposta di abolizione del vitalizio era stata invece bocciata. Proposta che ha ottenuto i voti, oltre che dei pentastellati, anche di Lega e Fratelli d’Italia.

I deputati M5s, hanno prima interrotto il question time in Aula e, dopo il verdetto, hanno urlato “vergogna, vergogna!” provando a fare irruzione nella sala, protestando contro la bocciatura della loro proposta. “Ecco cosa sta accadendo in queste ore alla Camera! Con un blitz in Ufficio di Presidenza i partiti hanno detto NO alla nostra proposta di abolizione dei vitalizi! Dopo tante promesse in campagna elettorale e dichiarazioni a favore di telecamera hanno gettato la maschera: #sitengonoilprivilegio! Sono senza vergogna”: è il post del M5S condiviso da Luigi Di Maio sul proprio profilo Facebook dove pubblica un video con Riccardo Fraccaro per spiegare la situazione.

E su Twitter sempre Di Maio annuncia: “Bocciata la proposta M5S per parificare la pensione dei parlamentari a quella dei cittadini: #sitengonoilprivilegio Lo faremo noi al governo”.

Il capogruppo dem Ettore Rosato ha bollato come “inaccettabile la gazzara messa in atto dal M5s, frutto della consapevolezza che la loro propopsta era inapplicabile e inefficace mentre la nostra delibera porta un risparmio immediato. Questo li ha mandati in bestia e dimostra che non hanno a cuore l’affrontare i problemi ma utilizzarli per alzare lo scontro politico con atteggiamenti di violenza verbale e anche fisica nei confronti del personale della Camera. Vivono di problemi irrisolti”, ha aggiunto, stigmatizzando il comportamento come “atteggiamento violento inaccettabile e barbaro”.

Per la presidente della Camera Laura Boldrini “è molto grave ciò che è avvenuto oggi pomeriggio a Montecitorio per responsabilità di alcuni deputati del Movimento Cinque Stelle” e ha definito “inaccettabile” il comportamento del M5S prima in Aula e poi in Ufficio di Presidenza. “Chi irresponsabilmente sta alzando i toni dello scontro sappia comunque che la Camera garantirà la dialettica democratica e non si farà intimidire da questi metodi”.  I comportamenti tenuti dai pentastellati saranno esaminati dall’ufficio di presidenza convocato per il 30 marzo.

Beppe Grillo risponde alle parole della presidente attaccandola dal blog. “La presidente Laura Boldrini anziché chiedere scusa in ginocchio per questo ennesimo sopruso, dopo il salvataggio di Lotti e Minzolini, ha fatto un comunicato usando la neolingua dei partiti dove la verità è menzogna e la menzogna è verità. L’abbiamo tradotto in italiano per una più facile comprensione: siamo molto preoccupati dal fatto che il MoVimento 5 Stelle racconta tutte le porcate che facciamo nel segreto delle nostre stanze”.