Civati scarica Orlando: «Inaccettabile sinistra radicale con Pd ed Alfano»

Continuano le polemiche nel “laboratorio politico” palermitano. Mela della discordia proprio la neonata lista ibrida Pd – Autonomia Popolare: Democratici e Popolari, creata per sostenere Orlando e composta da 20 esponenti del Pd e 20 del nuovo partito di Alfano.
Una coalizione fin troppo trasversale per Possibile, il partito di Pippo Civati, che sin da subito ha storto il naso, chiedendo di riaprire il dibattito all’interno di Sinistra Comune sull’opportunità di continuare a sostenere la ricandidatura di Orlando.
Rifondazione Comunista ha invece concluso in maniera opposta: «è Possibile a dover chiarire la sua posizione» aveva dichiarato il segretario provinciale Vincenzo Fumetta. «La candidatura di Orlando è stata approvata dall’assemblea di Sinistra Comune e il sindaco in carica condivide con noi idee e programmi. Non nomi e simboli ma idee. Al massimo saranno i Democratici e Popolari a doversi adeguare».

Direttamente dalla sede nazionale di Possibile è arrivata la risposta perentoria: «Inaccettabile l’incoerenza della sinistra radicale insieme ad Alfano» «le forze della sinistra hanno il dovere di smarcarsi ed offrire ai siciliani un’alternativa a questo schema» che prevede al suo interno il partito nato proprio con lo scopo, secondo Alfano «di controbilanciare le spinte a sinistra della maggioranza parlamentare».
Possibile ribadisce che il tavolo di confronto rimane aperto per le forze della sinistra che intendano anteporre la «coerenza» alla «necessità di accomodarsi su qualche poltrona» all’interno di una coalizione non omogenea; le possibilità che la sinistra rischi di ricoprire un ruolo minoritario nell’ipotetica nuova maggioranza orlandiana effettivamente ci sono. Occorre ricordare che nelle ultime elezioni la lista presentata da Sinistra Comune non ha superato lo sbarramento del 5%, mentre i Democratici e Popolari, nonostante la recente debacle di consensi, hanno sicuramente più chance di superare lo sbarramento; se non anche la certezza assoluta.
La credibilità di una coalizione così larga appare compromessa secondo Possibile: chi porta avanti idee di sinistra «limpide e cristalline» non può cedere al «gattopardismo» di cui si macchierebbe la sinistra palermitana avallando questa “ibridazione” politica.
Il divorzio tra Possibile e la coalizione pro Orlando è dunque sancito.