Espulsione dall’Italia per lo studente dell’allarme alla mensa universitaria di Palermo

Lo studente che domenica scorsa ha creato allarme gridando frasi che facevano riferimento alla religione starebbe per essere espulso in seguito all’episodio per cui è stato denunciato per procurato allarme.

Il ragazzo, un ventiseienne marocchino con regolare permesso di soggiorno, soffre di una patologia psichiatrica e sarebbe stato prelevato in clinica per essere espatriato. L’Ersu gli ha sospeso i benefici riservati agli studenti.
HRYO Human Rights Youth Organization ha lanciato un appello per evitare l’espulsione.
“Il governo italiano si sta macchiando di una grande violazione contro i diritti umani di un giovane marocchino.

Un ragazzo di origine marocchina con regolare permesso di soggiorno e residente da molti anni a Palermo, affetto da una patologia psichiatrica, è stato trasferito Giovedì 13 Aprile in un CIE e rischia di essere espatriato a breve.

Si tratta del ragazzo che qualche giorno fa aveva dato segni di squilibrio nella mensa universitaria generando allarme, subito rientrato, fra gli studenti.

Le procedure che sono state utilizzate nei suoi confronti sono quelle che vengono applicate a soggetti con piene capacità di agire, mentre il ragazzo era entrato ieri spontaneamente in clinica per riprendere il corso delle terapie.

In clinica è stato prelevato bruscamente dalla DIGOS con l’obiettivo di rimpatriarlo mettendo a rischio la sua integrità psico-fisica attuale e futura.

Procedere all’immediata espulsione non farebbe altro che peggiorare le condizioni psico-fisiche di questo giovane, rischiando inoltre di incentivarlo all’effettivo avvicinamento a potenziali nuclei terroristici che potrebbero sfruttare la sua patologia a favore dei loro scopi.

Il Governo Italiano emettendo questo decreto di espulsione e rimpatriandolo in un paese ormai a lui straniero sta negandogli il diritto alla salute, pregiudicando la sua vita futura e ponendo in essere tutte le condizioni per cui le sue patologie peggiorino”.