Rimini, barca a vela sugli scogli. L’urlo di Luca. “Salvate la mia Alessia”
«Alessia! Dov’è finita Alessia?» Un grido disperato. Luca Nicolis, 40 anni, ristoratore veronese, è stato appena raggiunto dai soccorritori sulla scogliera all’altezza del fanale rosso. E’ uno delle due persone tratte in salvo (l’altro superstite ha 70 anni, è stato recuperato dalla carcassa della barca) dal naufragio della barca a vela che si è schiantata sugli scogli contro la scogliera del proto, all’altezza del Rock Island.
Trema come una foglia, ha i piedi nudi, e qualche ferita lieve sul corpo. Il suo unico pensiero in quel momento è la fidanzata, Alessia Fabbri, 38 anni, notaio, caduta poco prima dalla barca. «Vi prego, dovete salvarla!» ripete come in tranche alle due persone che lo accompagnano verso il piazzale del porto, dove lo attende l’ambulanza.
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Il ‘Dipiù’, imbarcazione immatricolata a Monfalcone, era salpata al mattino da Marina di Ravenna verso Trapani con sei persone a bordo, tutti della provincia di Verona. Tra i dispersi ci sono anche il proprietario della barca, Alessandro Fabbri, noto cardiologo di Verona, e la figlia Alessia che era in viaggio assieme al fidanzato: il primo a essere tratto in salvo. Gli uomini della Capitaneria di porto lo hanno trovato sulla barriera di rocce, all’altezza del fanale rosso, a pochi metri dalla carcassa capovolta della barca.
Il 40enne è stato caricato su un mezzo del 118 e trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Rimini. La sua fidanzata – ha raccontato Niccolais al personale medico – è stata la prima a cadere dal ‘Dipiù’. Lui ha cercato di tenerla stretta, ma alla fine è stata travolta da un’onda. La giovane è rimasta bloccata sugli scogli e al momento risulta ancora dispersa. Per tutto il tempo Nicolis ha continuato a chiedere sue notizie. Si cerca anche una terza persona, le cui generalità non sono state ancora rese note.
«Ho visto quella barca che si avvicinava al porto – racconta un testimone –. Non sembrava in difficoltà, anche se le condizioni del mare erano piuttosto proibitive. Poi a un tratto è stata sollevata da un’onda ed è piombata sugli scogli. Ho subito pensato: qui è successa una tragedia!».
L’equipaggio aveva chiesto via radio di poter attraccare e gli era stata concessa l’autorizzazione. Ma la corrente e le onde l’hanno sbattuta contro la scogliera ribaltandola. Le ricerche sono impegnate senza sosta per tutta la notte, con vigili del fuoco, Guardia costiera e forze dell’ordine impegnate a setacciare la costa riminese.