Elezioni a Palermo, La Russa: “il nostro incontro con La Vardera è stato un colpo di fulmine”
Il candidato sindaco di Palermo Ismaele La Vardera oggi ha nuovamente incontrato la stampa. Questa volta lo fa, accompagnato da Ignazio La Russa, cofondatore, insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, di Fratelli d’Italia.
In questo momento a Palermo servono coraggio, innovazione, passione ed entusiasmo, sposati con capacità. Chi non ha capacità non ha i numeri per affrontare i problemi. Il nostro incontro con Ismaele La Vardera è stato un colpo di fulmine. Ismaele è un Davide contro i Golia e ci sono molti Golia da combattere
La Russa ammette l’inesperienza del giovane candidato sindaco, la cui candidatura assume sempre di più i tratti di una vera e propria sfida. La mancata esperienza dell’ex iena non rappresenta un problema per l’ex ministro della Difesa:
Alcuni dicono che è troppo giovane e inesperto. Lo dicevano anche di Dybala, che, invece, ha ridicolizzato i golia del calcio europeo. Noi sfidiamo gli analisti a riflettere che nulla è impossibile per chi ha qualità e passione e il mio auspicio è che questa sfida amministrativa a Palermo possa concludersi come quella di Dybala, che ce l’ha fatta ad arrivare contro i pronostici degli inizi. Il nostro Dybala ce la puo fare anche perché ha un programma molto chiaro
La Russa, “La sicilianità deve prevalere”
La Russa ricorda il primo punto del programma di La Vardera, punto che mostra una chiara “vocazione di destra“: “Palermo capitale del Mediterraneo“.
Secondo l’ex ministro il ruolo che spetta alla città è quello di protagonista del Mediterraneo e per questo deve aiutarsi con le proprie forze e deve essere aiutata dallo stato perché “la sicilianità deve prevalere”
La Russa prosegue, parlando delle società multiculturali. Poi, si rivolge al candidato sindaco:
Ti troverai ad affrontare un’ invasione. I costi da gestire saranno pazzeschi, perché il costo dell’immigrazione è enorme. Purtroppo ciò che arriva a quei poveri disgraziati è una briciola. È poco. Il resto se lo mangiano gli amici degli amici
“Siamo orgogliosi di questa battaglia per Palermo”
Non manca qualche bordata agli altri candidati. Tra questi, per La Russa, sarebbe La Vardera il candidato ideale:
Noi non ci chiudiamo nel recinto del nostro partito. La nostra vocazione è stata sempre quella di cercare di unire il centrodestra e le uniche fratture si sono avute quando Forza Italia con il Patto del Nazareno veleggiava in sintonia con il centrosinistra. Qui a Palermo non c’era possibilità di individuare un candidato comune, che rispecchiasse i nostri valori e la nostra concezione della politica. Orlando è considerato un usato sicuro ma dopo cinque anni l’usato diventa non da rottamare, ma sicuramente meno sicuro. Fernandelli non si sa se sia più don Camillo o Peppone. Ha fatto entrambi e noi i fritti misti se non sono di pesce fresco non li gradiamo. Mi preme dire che noi siamo orgogliosi di questa battaglia per Palermo perché appartiene alle nostre corde. È una battaglia per passione. Le battaglie per ottenere qualcosa le lasciamo a chi ha ridotto la Sicilia così
Sicuro di sé, La Vardera conclude ribadendo di essere fiero di non avere esperienza: “Di me dicono che sono giovane, che non ho esperienza e che non ho capacità. Ma, quelli che avevano grandi esperienza e un curriculum eccezionale dove ci hanno portati? Se l’esperienza è questa, mi vanto, mi pregio di non averne!”
L’ex iena sa che c’è molto da imparare:
Sono l’unico candidato che ha preteso l’accompagnamento di partiti politici. Non ho esperienza, ma sto imparando ogni giorno. Noi stiamo facendo una campagna elettorale fuori dagli schemi. Siamo i primi sui social e stiamo arrivando a una fetta importante di quei giovani che si sentono usati dalla politica.
E conclude:
Noi sappiamo dove andare. Senza se e senza ma cambiamo Palermo