Casella, palazzina a fuoco: padre, madre e figlio si gettano dalla finestra

Non ce l’ha fatta il bimbo di appena sei anni lanciato dal padre dalla finestra della loro casa andata a fuoco per tentare di salvarlo. Il piccolo è caduto rovinosamente da un telo e i medici dell’ospedale Gaslini di Genova, dove era ricoverato, ne hanno dichiarato la morte cerebrale nella tarda serata del 22 aprile. La madre, distrutta dal dolore, ha autorizzato all’espianto degli organi.

Tutto inizia sabato 22 aprile, quando il palazzo nella città di Casella, nell’entroterra di Genova, va a fuoco. La famiglia è bloccata all’interno della casa che diventa un rogo pronto ad inghiottirlo e così e la disperazione è molta. I vicini improvvisano un telo di fortuna e il papà si fa coraggio e lancia il figlioletto di 6 anni e mezzo dalla finestra, nel tentativo di salvarlo. Il bimbo però cade, riportando lesioni gravissime. Il padre, invece, non riesce a sfuggire alle fiamme e si trova in coma all’ospedale di Galliera, mentre la mamma è fuori pericolo, ma in stato di shock per l’accaduto nella sua stanza dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.

 

Dopo alcune ore, la situazione del bimbo di Casella appare sempre più grave: il bimbo è in morte cerebrale. La madre, anche se distrutta dallo straziante dolore, ha acconsentito all’espianto degli organi. La donna ha concesso il benestare dal letto dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, nonostante lo stato di forte stress e shock, ma sarà comunque necessario attendere l’esito delle sei ore di monitoraggio per eventualmente avviare la procedura per l’espianto e la donazione degli organi.