NordCorea-Usa, Kim a Trump: “vi cancelleremo dalla faccia della terra”

La Corea del Nord avverte l’America che è pronta a “cancellarla dalla faccia della terra”, accusandola di pianificare un attacco con armi chimiche contro il Paese. Il monito è contenuto in un documento pubblicato ieri dal ‘Rodong Sinmun’, il quotidiano ufficiale del Partito dei Lavoratori, in cui Pyongyang afferma che Washington vuole “infliggere sulla nazione coreana un orribile disastro senza precedenti”.  Nel documento, intitolato ‘Piano di guerra biochimica contro la nazione coreana sotto attacco’, il regime sostiene che le forze americane stazionate in Corea del Sud di recente hanno portato nel porto di Busan “attrezzature per cercare di portare avanti il piano Giove (jupiter plain), uno scenario (che prevede) una guerra biochimica contro il nord”. Tuttavia, prosegue il documento, la Corea del Nord “non sarà mai uno spettatore inerte alle mosse degli Usa volte a provocare una guerra biochimica ma concluderà lo stallo con gli Usa, l’impero dei mali, cancellandoli dalla faccia della terra”.    Giro di telefonate intanto di Donald Trump, molto probabilmente per fare il punto della situazione della Corea del Nord. Nelle prossime ore – informa la Casa Bianca – il Presidente americano sentirà sia il premier giapponese Shinzo Abe sia il Presidente cinese XI Jinping.   Esercitazione Giappone-Usa in Pacifico occidentale Esercitazione congiunta della Marina Giapponese e quella statunitense nell’Oceano Pacifico Occidentale come risposta alla crescente minaccia nucleare proveniente dalla Corea del Nord.

 

I cacciatorpedinieri Samidare e Ashigara e le navi da guerra statunitensi, tra cui il vettore aereo USS Carl Vinson, svolgeranno manovre strategiche e esercitazioni di comunicazione per diversi giorni. Durante la sua visita in Australia, il vicepresidente americano Mike Pence aveva affermato che il Carl Vinson sarebbe stato nel mare del Giappone in pochi giorni. L’esercitazione navale nasce dalla preoccupazione che Pyongyang potrebbe sparare più missili balistici o condurre un altro test nucleare intorno all’85 ° anniversario della fondazione dell’esercito nordcoreano previsto per martedì. La Corea del Nord ha tentato di lanciare un missile balistico già il 16 aprile, un giorno dopo che Pyongyang ha festeggiato il 105 ° anniversario della nascita del leader fondatore Kim Il Sung. Pence durante la visita in Giappone ha affermato che la Corea del Nord rappresenta la “minaccia più pericolosa e urgente” per la regione Asia-Pacifico. Terzo cittadino statunitense arrestato in Corea del Nord La Corea del Nord ha arrestato oggi un cittadino degli Stati Uniti, portando a tre il numero totale degli americani detenuti nel Paese.

 

Lo riporta l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. L’uomo, un coreano-americano di circa 50 anni, è stato identificato soltanto con il cognome Kim e, sempre secondo Yonhap, era in Corea del Nord da un mese per discutere di attività di assistenza. L’arresto è avvenuto all’aeroporto internazionale di Pyongyang, mentre l’uomo era pronto a lasciare il Paese. Stando a fonti citate dall’agenzia sudcoreana, è un ex professore della cinese Yanbian University of Science and Technology (Yust), che ha una sede anche a Pyongyang. In passato la Corea del Nord ha usato l’arresto di americani per ottenere visite di alto profilo da parte degli Stati Uniti, con cui non ha relazioni diplomatiche formali.  In Corea del Nord sono già detenuti due statunitensi. Si tratta di: Otto Warmbier, studente 22enne fermato a gennaio del 2016 e condannato a 15 anni di lavori forzati da un tribunale nordcoreano con l’accusa di avere provato a rubare un cartello di propaganda; e del coreano-americano Kim Dong Chul, 62 anni, che a marzo del 2016 è stato condannato a 10 anni di lavori forzati con l’accusa di sovversione. Nel 2012, inoltre, era stato arrestato il missionario Usa Kenneth Bae: condannato a 15 anni di lavori forzati con l’accusa di crimini contro lo Stato, è stato rilasciato due anni dopo.