Quando nel seggio unico di Gela sono arrivati degli attivisti del Pd con in mano un pacchetto di schede già votate è successo il finimondo. E sono dovuti intervenire i carabinieri, con tanto di minacce di annullare tutto e telefonate dei dirigenti locali a tutti i big della provincia per chiedere un loro intervento, dal governatore Rosario Crocetta che con Beppe Lumia sostiene Emiliano all’ex ministro Salvatore Cardinale che appoggia Renzi e ha messo la figlia capolista, passando per il dem Lillo Speziale, che sostiene Orlando.
“Quelle schede vanno annullate”, dice Crocetta provando a calmare gli animi di chi chiede di annullare tutto. “Una parte dei renziani è esagitata”, dicono dal fronte di Orlando. I consiglieri di Sicilia futura, dell’area dell’ex ministro Cardinale, e l’area Emiliano hanno presentato un esposto in pocura: “Realizzato un altro seggio di voto senca alcuna comunicazione”, dicono. E Crocetta rincara la dose: “Qualcuno vuole fare confusione, quei voti vanno annullati”, dice.
Di certo c’è che sono volate parole grosse tra i sostenitori delle varie mozioni, e alla fine sono intervenuti i carabinieri per cercare di calmare gli animi. Al centro dello scontro, comunque, il fatto che nonostante la decisione di tenere aperto un solo gazebo ufficiale, ad alcune persone anziane e disabili è stato consentito di votare anche nella sede del circolo cittadino. Da qui il caos, quando le schede del circolo sono state portate al gazebo ufficiale, che si trova nel centro storico nella zona dei Quattro Canti. Alle 13 a Gela hanno votato già 1.200 persone.
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