Oltre che nei tradizionali gazebo e nei circoli per le primarie del Pd in Lombardia si è votato anche in bar, pizzerie e gelaterie. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha partecipato alle primarie votando al circolo Cam Garibaldi. In tutto in Lombardia i votanti sono stati oltre 200 mila in 1250 seggi, una “partecipazione straordinaria” secondo il segretario regionale Alessandro Alfieri. A Milano città hanno votato 43.138 cittadini, di questi il 72 ha scelto Renzi, oltre il 24% Orlando e un po’ più del 3% Emiliano.
Un gruppo di immigrati africani e richiedenti asilo, ospiti al Centro di Accoglienza di Ercolano, si è recato a votare, questa mattina, al seggio allestito in località San Vito per le primarie Pd. Un episodio che ha richiamato alla mente quanto accadde nel 2011, quando file di cinesi si recarono ai seggi per le primarie Pd a Napoli sulla scelta del candidato sindaco, in un clima di sospetti e contestazioni.
Invece a Ercolano ”tutto regolare” per il presidente di seggio Michele Maddaloni che spiega: ”Gli immigrati sono stati registrati avendo la residenza qui a San Vito. La considero una grande prova di democrazia e di integrazione visto che queste persone vivono da circa due anni nella nostra città con continue azioni di integrazione nelle nostre scuole, tra i giovani e nella intera comunità ercolanese. Non so per chi hanno votato, ma sono contento che lo abbiano fatto e questo dimostra che si sentono parte integrante della nostra comunità”.
Anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto interviene sull’argomento: ”Mi fa piacere che un gruppo di immigrati del Centro di Accoglienza di Ercolano abbia deciso di partecipare a una festa della democrazia. Da mesi partecipano attivamente a tutte le manifestazioni organizzate in città, sono stati in prima fila alle marce per la legalità, alle inaugurazioni dei parchi pubblici, ad incontri con le scuole del territorio e più recentemente alle celebrazioni per la festa della Liberazione. Non so oggi per chi abbiano votato, ma sono contento di questo meraviglioso segnale di integrazione che arriva da Ercolano”.
Larga vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd che, secondo fonti renziane avrebbe raggiunto il 73%. Il dato dell’affluenza sfata completamente i timori della vigilia: tra 1,9 e 2 milioni di votanti. “Il congresso segna l’inizio di una pagina nuova, non è al rivincita o il secondo tempo della solita partita”, ha detto Renzi parlando alla sede del Pd. “Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni, della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte”,
“Oggi – ha detto l’ex premier – abbiamo fatto qualcosa di straordinario, la democrazia è la possibilità di scegliere, grazie ai volontari, chi vi ha preso in giro non vi conosce. Il primo grazia ad Andrea Orlando e Michele Emiliano”. “Grazie alla straordinaria passione con cui Emiliano ha posto alcuni temi a iniziare dal Sud, assolutamente prioritario per il Paese. E alla forza con cui Orlando ha insistito sulla necessità di unire il partito e il Paese. Abbiamo bisogno di imparare dalle altre mozioni e lo faremo”.
“Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione”.
“Non è un partito personale – ha detto – quando 2 mln di persone vanno a votare, come si fa a dire che è il partito di uno solo con un leader forte. Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima”. “Nelle primarie del Pd c’è sangue vivo, storie in carne e ossa che lo rendono una comunità meravigliosa. E’ il rapporto con il popolo che segna la diversità del Pd rispetto a tutti gli altri. Tutti parlano di populismi, ma l’alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo: non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c’è alternativa alle persone”.
“A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero, non ne possiamo più di un’ Ue che non incrocia i desideri più belli di chi vuole l’ideale europeo. Non siamo contro l’Ue, ne vogliamo una diversa, l’alternativa a populismo è il popolo”.
“Una responsabilità straordinaria!! Grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti, insieme”.Lo scrive Matteo Renzi postando su Instagram un biglietto firmato da lui e da Maurizio Martina.
Intanto proprio dalla mozione Renzi arrivano messaggi rassicuranti nei confronti del premier Paolo Gentiloni. “L’orizzonte del governo è il 2018. Da domani lavoreremo con il premier Gentiloni. Il governo Gentiloni è il nostro governo”, dice Martina.
Il popolo dem ha votato oggi per le primarie del partito nella sfida a tre fra l’ex premier Renzi, il guardasigilli Orlando e il governatore della Puglia Emiliano.
“L’affluenza sarebbe su 1,8-1,9 milioni di persone e “dai dati che abbiamo Renzi dovrebbe stare tra il 65 ed il 70 per cento”. Così il portavoce della mozione Renzi Matteo Richetti parlando di “partecipazione importante”.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito al telefono Matteo Renzi. Con lui il premier, che è in Kuwait dove domani incontrerà il contingente italiano, si è congratulato – a quanto si apprende – per il risultato delle primarie Pd.
Caos e accuse di brogli al sud. Accuse reciproche di brogli, seggi chiusi per irregolarità, con l’annullamento di tutti i voti espressi, e intervento delle forze dell’ordine. E’ caos, al sud, alle primarie del Pd. Mentre a Napoli, a “vigilare” sulla regolarità del voto il Pd nazionale ha inviato il deputato Ernesto Carbone, dalla Sicilia alla Puglia, passando per la Calabria, i rappresentanti delle mozioni dei tre candidati non si sono risparmiati accuse di irregolarità, violazioni delle norme e brogli. Accuse che alla fine hanno portato la Commissione nazionale per il congresso a chiudere tre seggi – a Cariati (Cosenza), Nardò (Lecce) e Gela (Caltanissetta) – e ad annullare i voti già espressi.
Nel 2013 furono quasi tre milioni.
Renzi, ‘Primarie grande festa per la democrazia’ – “E’ davvero una grande giornata, una grande festa per la democrazia”: così Renzi subito dopo aver votato alle primarie del Pd a Pontassieve, prima di lasciare il seggio di Pontassieve in cui ha votato. “Saranno davvero tantissime le persone che andranno e che sono già andate a votare. C’è la gioia per il Pd per aver dato questa straordinaria opportunità di decidere, e non lasciarla agli addetti ai lavori”, ha aggiunto.
“Mi pare davvero un grandissimo risultato di partecipazione e una grandissima vittoria di Matteo. Per anni nel centrosinistra di è detto che mancava un leader forte, ora c’è e questo è un elemento positivo anche per il governo”. Così Dario Franceschini, parlando al Nazareno con i giornalisti, aggiungendo che “in Italia si dimentica tutto in fretta ma dopo il referendum Renzi si è dimesso da tutto. Ora il popolo gli restituisce una forte leadership che ci mette in condizione di ripartire”.
L’ex premier con la figlia ai seggi, e lei lo bacchetta
Polemico beppe Grillo. “E’ completamente insensata la polemica sulla “democrazia dei clic” che sarebbe inferiore alla “democrazia delle schede di carta” di cui si fanno promotori il Pd, gli altri partiti del ‘900 e tutti i giornaloni. Nasconde una visione antistorica, antitecnologica, orientata al passato piuttosto che al futuro e anche un po’ feticista”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in post dal titolo “viva il voto online dedicato alle primarie del Pd. “La democrazia non è questione di clic, di code ai seggi, di alzate di mano o di schede su cui segnare una croce. La democrazia è – aggiunge Grillo – questione di consentire a tutti i cittadini di informarsi, di esprimere la propria opinione e di rendere effettiva la decisione collettiva. Come questo debba essere fatto: se online, ai seggi o tramite alzata di mano è un problema strumentale. Grazie alla tecnologia oggi è possibile votare online, un sistema molto più comodo rispetto a quello dei seggi fisici”.
DAI SEGGI
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