Nella serata dello scorso 8 maggio, agenti del Commissariato di Librino hanno arrestato i catanesi RIELA Alfio di 24 anni, CALATELLO Jonathan Mario di 26 anni e il diciassettenne C. F. tutti responsabili, in concorso tra loro, del reato continuato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato – ben consapevoli della fiorente attività di spaccio da tempo messa in atto tra il piazzale, l’androni e i vani scala del complesso abitativo di Viale Castagnola nr.3, peraltro già più volte oggetto di interventi delle Forze dell’ordine – hanno dato inizio , sin dalle primissime ore del pomeriggio di lunedì, a un’attività di osservazione, che si è avvalsa anche dell’uso di una videocamera.
Dopo aver inquadrato la presenza di una rete formata da più persone, alcune con funzioni di vedetta e una con il ruolo di pusher, sono stati immortalati almeno due sicuri episodi di cessione di marijuana ad altrettanti acquirenti. Lo spacciatore, RIELA Alfio, dopo aver custodito un sacchetto contenente lo stupefacente all’interno del giubbotto, all’occorrenza prelevava la sostanza richiesta, già accuratamente confezionata, cedendola agli acquirenti, dopo aver ricevuto il corrispettivo in denaro.
In alcune circostanze, l’acquirente doveva addentrarsi in un portone posteriore del palazzo: lì avveniva lo scambio, al riparo da occhi indiscreti.
Una volta compreso il modus operandi, gli agenti del Commissariato hanno deciso di intervenire da tutte le direzioni possibili, per chiudere ogni via di fuga, riuscendo così a bloccare almeno due vedette, il CALATELLO e C:F., il minorenne che ha vanamente tentato di avvertire il RIELA il quale era stato già bloccato al primo piano del palazzo, nel vano scala, mentre maneggiava un sacchetto di plastica con 38 dosi di marijuana, per un peso complessivo lordo totale di 90 grammi.
Addosso al RIELA è stata, altresì, rinvenuta la somma di 135 euro, che è stata sequestrata quale provento dell’attività di spaccio.
Il RIELA e il minorenne erano già stati denunciati per lo stesso reato, sempre dal personale del Commissariato di Librino, lo scorso 22 marzo.
I tre sono stati condotti in Commissariato e sottoposti ai rilievi foto-segnaletici; i PM di turno hanno disposto gli arresti domiciliari per i maggiorenni e per il minorenne il collocamento presso il Centro di Prima Accoglienza di via Franchetti, in attesa dell’udienza davanti al Gip con rito collegiale.
Il “principio attivo” della droga, risultante dalle analisi effettuate, ha rivelato che dal totale della sostanza sequestrata si sarebbero potute ricavare 190 dosi.
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