Il Pd prova a far fuori Flixbus ma la proposta viene dalla moglie di un concorrente
Concorrenza, questa sconosciuta: molti conosceranno Flixbus, la compagnia di trasporto che si è imposta in Europa grazie alle sue vantaggiosissime tariffe. La società, nata in Germania, rappresenta l’esempio tipico della startup. Grazie ad un’ottima organizzazione ed ad un marketing di primo livello, in pochi anni ha conquistato una fetta grossissima del mercato.
La caratteristica principale di Flixbus è quella di non avere autobus di proprietà: noleggia mezzi e conducenti da altre compagnie locali, risparmiando così sui costi. Il suo arrivo in Italia ha destabilizzato il mercato – peraltro non in crescita – creando malcontento tra gli operatori del settore.
Così la politica ha pensato bene di reagire: è stato approvato in commissione un emendamento che impone di utilizzare mezzi di proprietà per le imprese di trasporti. Per Flixbus ciò equivale alla chiusura e alla fine di ogni attività.
“Non è un bel giorno per la concorrenza in Italia” ha commentato il ministro per lo sviluppo economico Calenda. Il ministro auspica che l’emendamento vada rivisto, anche perchè rappresenta il secondo tentativo della politica di imbrigliare Flixbus: all’inizio dell’anno fu inserito un emendamento identico, poi eliminato dal decreto milleproroghe. Era già stato dato parere negativo anche questa volta, ma qualcuno, non ben identificabile, l’ha voluto inserire.
L’emendamento, proposto dalla deputata Pd Liliana Ventricelli, sarebbe stato modificato con il testo di una vecchia proposta già respinta, ed anche per questo la deputata disconosce la nuova versione; e adesso nessuno se ne vuole assumere la paternità: dopo la casa,la polizza e la candidata, adesso è il turno dell’emendamento all’insaputa.
Il cavillo antiflixbus sarebbe infatti la riproposizione della proposta della Dem Stefania Covello, prima in Forza Italia e poi nella Margherita, e figlia dell’ex senatore DC Franco Covello. La Covello inoltre, è moglie di Luca Di Donna, il quale siede insieme al fratello Andrea nel collegio sindacale di Simet, azienda diretta concorrente di Flixbus. La frase del ministro Calenda rimane forse la più calzante per riassumere questa torbida vicenda.