Berlusconi scende di nuovo in campo: “penso di prendere il 30%”. Attacchi a Renzi, Grillo e Salvini

Silvio Berlusconi scende nuovamente in campo e pensa di raggiungere il 30%. Lo annuncia nella puntata che di Porta  a Porta condotta da Bruno Vespa che andrà in onda stasera.

Sono passati 23 anni da quel 26 Dicembre 1994, quando un giovane e ambizioso Silvio Berlusconi annunciava la sua “discesa in campo” in politica dietro lo schermo di una telecamera. Ad oggi, nuovamente seduto nel salotto più famoso della televisione italiana – lo studio di Porta a porta – annuncia

Candidabile o non candidabile io sono in campo. Voglio andare oltre il 20%, penso di superare il 30%

Il cavaliere non le manda a dire neanche ai suoi avversari  e tuona “Gli altri leader? Lasciamo stare… Io sono un uomo con una grande esperienza. Sento lavoro, lavoro, bisognerebbe dire imprese e investimenti

Mai, mai preso in considerazione la possibilità di governare insieme al Pd – ha anche detto in un’intervista rilasciata a Telelombardia – L’unico accordo che posso immaginare con Renzi è per definire le regole con le quali andare a votare. Queste regole è giusto che siano ampiamente condivise. Per il resto noi e il Pd siamo alternativi: per progetto, visione, metodo, valori di riferimento

Riguardo a Grillo e al M5S dice:

Io sono sceso in campo contro il pericolo comunista. Adesso c’è un altro pericolo, quello di Grillo e dei suoi. Il centrodestra deve essere unito. La signora Raggi non dovrebbe dimettersi per questa indagine o questo avviso di garanzia che la riguarda, magari per incompetenza… Ma i signori dei Cinque stelle urlano che quando uno riceve un avviso di garanzia si deve dimettere poi quando riguarda qualcuno di loro coprono tutti e cambiano parere

Sempre in un’intervista a Telelombardia, il cui contenuto verrà trasmesso in onda stasera da Bruno Vespa, il leader di Forza Italia parla del futuro del Centrodestra e di Salvini:

Devo contraddire Salvini perché Forza Italia rimane saldamente il primo partito del centrodestra a livello nazionale. Ma non ha molta importanza, secondo me i problemi di leadership appassionano solo gli addetti ai lavori. Gli italiani hanno ben altri problemi, disoccupazione, economia, sicurezza, piuttosto che preoccuparsi della leadership del centrodestra. Comunque – aggiunge – io a Salvini dico chapeau, è riuscito a prendere una Lega al 4% e portarla al 12%. Parla ai suoi, lo capisco, fa la faccia dura. Ma ora serve unità.

(Fonte Ansa)