Vasco, il Modena Park e gli insulti a Bonolis. Cosa c’è da sapere

Vasco Rossi ritorna a Modena, festeggiando i 40 anni di carriera con il concerto evento Modena Park e oltre 220 mila biglietti venduti. Sui social piovono insulti sulla conduzione di Bonolis della diretta targata Rai1.

A distanza di due giorni, il bombardamento mediatico che vede al centro del mirino il presentatore romano Paolo Bonolis per la conduzione del concerto- event0 Modena Park targato Vasco Rossi, non si è ancora consumato. Numerorissimi i tweet ricchi di insulti e sarcasmo su una conduzione ritenuta eccessivamente logorroica. Che poi si sa, è nel suo stile. È l’xfactor che ha permesso a Bonolis di diventare Bonolis.

Ora però lasciatemi fare qualche precisazione. Vorrei spezzare una lancia a favore dell’amato conduttore (che sicuramente poco ha bisogno di questa lancia) e  dissociarmi da questo coro di conformisti-criticoni-frustrati che si divertono tanto a screditare nascosti dietro la facciata di uno schermo.

Prima precisazione. Che più che una precisazione è un dato di fatto. È stato lo stesso Vasco a richiedere fortemente la conduzione di Bonolis, che si sa, è sotto contratto con mediaset. Ma per il Komandante questo e altro. Inoltre, come possiamo leggere in un post del 9 giugno pubblicato dalla pagina ufficiale del rocker emiliano

…coming soon..!!

RAI 1 desidera fare partecipare il suo pubblico al grande evento di modena .. modena park !

lo farà realizzando un programma in diretta da modena …in prima serata !!

“Vasco, il suo pubblico, la festa epocale, i colori e le emozioni dei 220.000 formeranno il racconto di una giornata memorabile ”

non mancheranno inserimenti “ live del concerto “ !!

Il concerto INTEGRALE in diretta sarà visibile solo nei Cinema..

Esatto signori, avete capito bene. <<L’evento INTEGRALE (con tanto di maiuscolo per i non vedenti) in diretta sarà visibile solo nei Cinema>>. La Rai, dunque, per contratto non avrebbe potuto trasmettere la diretta integrale, riservata esclusivamente ai cinema. Il telespettatore X era dunque consapevole, al momento dell’accensione, di assistere non ad una diretta del concerto, ma piuttosto ad una narrazione dell’evento. Narrazione avvenuta in perfetto stile Bonolis.

Detto ciò, vorrei concentrarmi sulla seconda precisazione. Riassumo brevemente il pensiero di uno dei maggiori sociologi e studiosi della comunicazione, nonché da moltissimi ritenuto addirittura il precursore del World Wide Web. Stiamo parlando di Herbert Marshall McLuhan, deceduto a Toronto negli anni ’80. Secondo il sociologo canadese, la TV fa parte dei cosiddetti “media freddi“. Ossia di quei mezzi di comunicaizone di massa che necessitano di un ampio grado di partecipazione da parte del fruitore. In pillole, è il fruitore, il nostro caro telespettatore X, a decidere, consapevolmente, di premere il tasto “ON” e pigiare con il dito sul tasto 1. Ed è sempre lo stesso telespettatore X che, qualora non si senta soddisfatto e appagato del contenuto, in alternativa, può andare avanti e indietro con le apposite freccette e sintonizzarsi su un altro canale.

Siamo arrivati alla terza e ultima precisazione – non vorrei dilungarmi troppo. Oltre 220mila persone, provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero, hanno pagato cifre che si agirano attorno ai 50-75 bigliettoni, in alcuni casi anche sfiorando i 100. Senza contare le spese di viaggio e pernottamento. Per non parlare dei tanti, tantissimi giovani e meno giovani che si sono appostati 20, 30 giorni prma, accampandosi, letteralmente sotto il palco ancestrale. Altrettante le persone che hanno acquistato i biglietti per godersi comodamente la diretta senza interruzione alcuna nei vari cinema associati all’evento. La Rai e Bonolis insomma ci hanno fatto solo un piacere (piacere che tra un insulto  e l’altro ha ottenuto oltre il 36% di share) a farci vivere GRATIS -canone a parte- piccoli sprazzi del concerto-evento a cui tutti avremmo voluto assistere. La prossima volta, prima di affilare le unghie sulla tastiera, proviamo affinare il cervello.