Ketty Rapisarda Basile ufficializza la sua candidatura alle elezioni regionali del 5 novembre
CATANIA – «Il mio obiettivo è quello di restituire al territorio etneo una rappresentanza forte e determinata all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana. Ancora una volta mi metto in gioco in prima persona, con il coraggio e la forza della mia storia personale, unendomi al progetto politico dell’Udc in Sicilia a sostegno della candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione». Con queste parole Ketty Rapisarda Basile ha commentato la presentazione ufficiale delle liste che la vede candidata tra le fila del partito guidato da Lorenzo Cesa in vista delle elezioni regionali del 5 novembre prossimo. «La scelta di scendere in campo nasce dal bisogno di sostenere un progetto credibile di governo per la Sicilia che rimetta al centro lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione, con un’attenzione particolare alle realtà locali rimaste orfane di rappresentanza dopo l’abolizione delle province. Una condizione di disagio che ho potuto constatare in prima persona – ha sottolineato – attraverso il confronto con la gente che incontro quotidianamente: la carenza di infrastrutture, dei servizi di assistenza, la difficoltà oggettiva dei rapporti con la burocrazia regionale sono tutti temi che devono rientrare nell’agenda politica dell’assemblea regionale che verrà fuori da questa tornata elettorale». Ketty Rapisarda Basile torna dunque in prima linea riportando alla ribalta i temi che da sempre hanno contraddistinto il suo impegno in politica: «La mia sarà una battaglia per la trasparenza – ha continuato – per la semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione, che troppo spesso rimane distante e disinteressata alle problematiche dei cittadini. Bisogna intervenire migliorando l’erogazione dei servizi di prossimità come la sanità: le politiche regionali, durante quest’ultima legislatura, hanno dato il colpo di grazia a un sistema che si trovava già in sofferenza. La mia presenza all’ars sarà una testimonianza attiva della politica fatta tra la gente e sul territorio lontana dai giochi di palazzo».