Tutti gli interessi dei nuovi parlementari
Tra i diversi strumenti che abbiamo utilizzato per raccontare le elezioni politiche del 4 marzo c’è anche A schede scoperte. Il sito ha permesso a tutti gli elettori di scoprire partecipazioni e incarichi aziendali degli oltre 7.000 candidati. È emersa una fitta rete di interessi economici che spesso e volentieri faceva diventare rivali politici, soci in affari.
Molti gli spunti interessanti, come anche i trend ricorrenti. Uno su tutti vedeva la presenza di aziende che agivano da hub di partiti, con numerosi soci, consiglieri o amministratori (per fare qualche esempio) tutti candidati nelle stesse liste. Ora che il dato è tratto, possiamo circoscrivere l’analisi ai nuovi parlamentari che in queste settimane stanno dando il via alla XVIII legislatura.
I parlamentari con più interessi economici, tutti del centrodestra
Molti dei primatisti tra i candidati sono riusciti a farsi eleggere. Tra questi Guido Della Frera, neo deputato di Forza Italia, che sarà il parlamentare con il più alto numero di incarichi aziendali della XVIII legislatura, per la precisione 21. Imprenditore del settore sanitario, turistico, alberghiero e ristorativo, Della Frara è anche socio di 8 diverse aziende.
Sempre con Forza Italia in Toscana è stato eletto Maurizio Carrara, imprenditore nato a Firenze con ben 14 diversi incarichi aziendali. Carrara sarà l’onorevole con il più alto numero di partecipazioni aziendali, essendo socio di 11 imprese. Assieme a Della Frera e Carrara meritano menzione anche Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia, con 16 incarichi aziendali, e Emilio Floris (Forza Italia) socio di 10 diverse imprese.
Il 35% degli incarichi aziendali e il 33,53% delle partecipazioni presenti nella nuova camera e nel nuovo senato sono riconducibili a parlamentari di Forza Italia. Oltre a quelli già citati, sono molto ricorrenti anche i nomi degli onorevoli: Giuseppe Massimo Ferro (14 incarichi e una partecipazione), Salvatore Sciascia (12 incarichi), e Cristina Rossello (10 incarichi). Poco distante dal movimento di Silvio Berlusconi troviamo la Lega, seconda in classifica per entrambe le variabili. A seguire il Movimento 5 stelle con il 19,50% delle partecipazioni aziendali e il 20,23% delle partecipazioni.
Ovviamente questi dati vanno analizzati con il risultato elettorale delle liste stesse: più un gruppo è numeroso, più è probabile che abbia un numero di partecipazioni e incarichi aziendali elevato. Da questo punto di vista il dato di Forza Italia risalta ancora di più considerando che, per esempio, il partito ha eletto quasi la metà dei parlamentari rispetto al Movimento 5 stelle.
Interessi economici dei parlamentari, guida il centrodestra
Incarichi e partecipazioni aziendali per lista di elezione
Un parlamentare può avere più di un incarico e/o partecipazione aziendale. La classifica è sul totale degli incarichi e partecipazioni, e non sui singoli deputati e senatori a cui fanno riferimento.
FONTE: A schede scoperte, di openpolis
I vincitori delle elezioni: Movimento 5 stelle e Lega
Il partito guidato da Luigi Di Maio ha schierato, soprattutto nei collegi uninominali, numerosi imprenditori. Tra quelli ora in parlamento possiamo citare: Michele Gubitosa, eletto ad Avellino e socio di 4 aziende e con 8 diversi incarichi, Mario Turco, senatore pugliese, con 8 incarichi aziendali e infine Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio con 6 proprietà e 6 incarichi aziendali.
Per quanto riguarda la Lega i neo deputati e senatori con più interessi economici sono Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova, con 11 incarichi aziendali e 3 proprietà aziendali, e Giulio Centemero, anche lui con 11 incarichi aziendali, tra cui Ad di Radio Padania, e con quote in una società in liquidazione.
Gli interessi economici degli eletti con il Pd
Volendo stilare una classifica dei parlamentari con più interessi economici, sono pochi gli eletti del Partito democratico che figurerebbero in cima. Tra i primi 15 con più partecipazioni, solamente Gianfranco Librandi, deputato lombardo al secondo mandato, socio di 4 aziende. Per quanto riguarda gli incarichi aziendali, possiamo menzionare: Andrea Marcucci, Claudio Mancini e Andrea Colaninno, tutti a quota 7.
Aziende come hub di parlamentari
Tre consiglieri della Arnoldo Mondadori Editore Spa sono stati eletti in parlamento:Cristina Rossello, Alfredo Messina e Pasquale Pio Graziano Cannatelli. Quest’ultimo è anche vice presidente Fininvest, azienda che schiera in parlamento anche il consigliere Salvatore Sciascia. Tutti neo deputati e senatori del centrodestra.
Altra azienda gettonata in parlamento è la Dedalo comunicazione Srl, che con le politiche del 4 marzo è riuscita a far eleggere due dei suoi tre soci, tutti di Fratelli d’Italia: Augusta Montaruli e Giovanni Donzelli. Michele Barcaiuolo, terzo socio, invece è rimasto escluso.
Eletti anche i 2 consiglieri di Cassa depositi e presiti, Piero Fassino e Massimo Garavaglia.