In diretta dal palazzo del Quirinale la diretta streaming delle consultazioni del Presidente della Repubblica
Il governo deve partire dal centrodestra e dal leader della coalizione vincente, cioè la Lega. Ovviamente per avere la maggioranza servono accordi chiari con altre forze politiche. Siamo disponibili a partecipare a soluzioni condivise di alto profilo, credibili in sede europea. L’Europa non ci perdonerebbe populismi e dilettantismi”. Silvio Berlusconi, dopo il colloquio con Sergio Mattarella, ribadisce la linea di Forza Italia e attacca indirettamente il M5s e il suo leader Luigi Di Maio. E sottolinea la necessità di un governo “fondato su un programma coerente in grado di lavorare su un arco temporale adeguato per affrontare le urgenze del Paese. No al governo dell’invidia e dell’odio sociale, del pauperismo e del giustizialismo”.
Secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Dopo il Pd la delegazione di Forza Italia è arrivata al Quirinale. A colloquio con il capo dello Stato il leader Silvio Berlusconi e le capogruppo al Senato e alla Camera Annamaria Bernini e Maria Stella Gelmini.
LA POSIZIONE DEL PD – “L’esito elettorale per noi negativo – ha detto Maurizio Martina al termine del colloquio con Mattarella – non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardino“. Chi ha vinto le elezioni – è l’invto del Pd – “si faccia carico della responsabilità” di governare. “Noi – ha aggiunto – avvertiamo come certi atteggiamenti siano più figli di un secondo tempo della campagna elettorale che di una responsabilità nuova. Il tempo della campagna elettorale è finito e queste forze farebbero bene a tornare con i piedi per terra anche rispetto a soluzioni” di governo. “Noi – ha detto ancora – siamo in campo da protagonisti per rafforzare in coerenza con il lavoro fatto dal governo tutti gli interventi di sostegno sociale. Sui quattro snodi di interesse generale il Pd eserciterà fino in fondo la sua funzione nel suo ruolo di opposizione. I 4 punti: taglio del costo del lavoro e reddito di inclusione; controllo della finanza pubblica; gestione del fenomeno migratorio; rafforzamento del quadro internazionale”.
La delegazione del Pd è entrata a piedi al Quirinale, con Martina, il presidente Matteo Orfini e i capigruppo di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio. la delegazione si è riunita prima al Nazareno.
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